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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Tagli ai bus, Franchetto: "Veronesi infuriati, garantire livelli minimi di trasporto"

"L'aumento del biglietto e il taglio delle corse? È come mettere un'altra tassa" attacca il capogruppo regionale di Italia dei Valori Gustavo Franchetto

"L'aumento del biglietto e il taglio delle corse? È come mettere un'altra tassa. I veronesi senza patente o senza macchina devono sopportare anche questa, oltre all'Imu". Così il capogruppo regionale di Italia dei Valori Gustavo Franchetto sulla giornata di passione degli utenti veronesi del Trasporto pubblico locale.

"Che nel periodo estivo – attacca Franchetto - con le scuole chiuse, le corse diminuiscano è logico e normale. Che si faccia ricadere la crisi solo e sempre sulle fasce più deboli non è logico né accettabile. Chi comunemente usa i mezzi pubblici per spostarsi, per recarsi al lavoro o in ospedale, oggi si è trovato di fronte a grosse difficoltà, con il lunedì che si è trasformato, come orari, in un giorno festivo. Come ogni utente ha sperimentato, non sono solo gli orari cancellati ma anche le coincidenze sballate a rendere la vita difficile. Ed i veronesi infuriati, costretti ad aspettare sotto le pensiline, lo possono testimoniare".

"In Regione – spiega il presidente del Gruppo IdV – ci batteremo per limitare questi tagli generalisti, orizzontali, che si abbattono alla cieca senza valutare se una cosa va garantita a tutti i costi o se ne può anche fare senza. Adesso, invece, continuiamo a garantire risorse a settori che potrebbero anche sopravvivere con molti soldi in meno".

"Le aziende del trasporto pubblico – afferma il dipietrista - e lo dico anche alla triade veronese (primo spreco da risolvere), invece di urlare al mondo che hanno pochi soldi e tagliare ad alzo zero, ci dicano con chiarezza di quante risorse hanno bisogno per garantire un livello minimo di trasporto, soprattutto per chi si sposta per ragioni di lavoro".

"Come nella sanità di sono i Lea, livelli essenziali di assistenza, anche nel Tpl – sostiene Franchetto – dovremo infatti garantire i livelli minimi di trasporto. Una specie di collegamento “vitale”, penso agli utenti dei paesi fuori mano della provincia ed ai quartieri della periferia della città. Persone che si spostano non per passatempo ma per sopravvivenza, ed hanno diritto a vedersi ripristinato un servizio".

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