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Verona. Marzotto da il suo sostegno a Tosi: "Con lui nascerà un nuovo polo moderato"

L'esponente di Area Popolare Veneto Autonomo (Ncd e Udc) lancia la sua candidatura alle prossime regionali al fianco del primo cittadino scaligero cacciato dalla Lega Nord

Stefano Marzotto, ingegnere di 45 anni, ha lanciato ieri da Palazzo Barbieri la sua candidatura alle elezioni regionali nella lista Area Popolare Veneto Autonomo (Ncd e Udc), che sostiene la corsa di Flavio Tosi.
Nei punti cardine del suo programma troviamo lavoro, territorio e, naturalmente, la famiglia: "Una sola, quella naturale, formata da un uomo e da una donna", ha affermato il 45enne come si legge sulle pagine de L'Arena. Il nuovo alleato è d'accordo quindi con il registro delle unioni anagrafiche che lo stesso primo cittadino sta cercando di istituire? "Quella è una espansione di diritti di persone che, per stato di particolare necessità, vivono insieme. Ma non c'entra niente con la famiglia".

Alla presentazione, oltre allo stesso Tosi, erano presenti il capogruppo dell'Udc in Comune Marisa Brunelli e il senatore e vicesegretario vicario dell'Udc Antonio De Poli. Proposto come punto di riferimento in Regione per le tematiche prima citate, Marzotto afferma di voler dare nuova vita a due valori fondamentali, quello "amministrativo e da qui nasce il nostro sostegno a Tosi, caratterizzato dal fare, e poi c'è un valore politico. C'è da colmare un vuoto nel nostro Paese, dove c'è un polo di socialista-socialdemocratico rappresentato da Matteo Renzi e dove manca, però un polo moderato, di centrodestra, che Flavio Tosi vuole contribuire a far rinascere. Noi non ci riconosciamo, invece, nella Lega lepenista di Salvini". 

Poi è il turno di De Poli sottolineare come il rilancio della piccola impresa sia fondamentale per la ripresa nella regione, che, stando a quanto affermato su L'Arena, negli ultimi cinque anni avrebbe visto volatilizzarsi "11,4 miliardi pari a 8 punti di Pil", con la scomparsa di 27mila aziende equivalenti a 97mila posti di lavoro. Tema sul quale, secondo l'esponente dell'Udc, sarebbe venuto a mancare l'intervento dell'attuale governatore Luca Zaia. 

Parlando di obiettivi concreti, Marzotto pone in primo piano il collettore del Garda, il ponte di Terrazzo e la Nogara-Mare, mentre Tosi sottolinea la "coincidenza di programmi e obiettivi con Stefano Marzotto e con l'Udc, nell'ottica di una visione autonomista e liberale. Altri hanno scelto una deriva di estrema destra". Sempre il 45enne di Area Popolare Veneto Autonomo, evidenzia come la sua candidatura non sia quella di una singola persona ma bensì di un gruppo, del quale fanno parte diversi esponenti politici di Verona e provincia. 

L'ultimo quesito nato dalla presentazione di ieri, è se l'Udc entrerà ufficialmente a fare parte della maggioranza di Palazzo Barbieri. Per il primo cittadino la Brunelli ne fa praticamente già parte e tutti gli indizi lanciati nel corso della conferenza lasciano pensare ad una risposta positiva.

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