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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Brà

Emergenza smog a Verona e in Veneto. I grillini in Regione con tute bianche e mascherine

La protesta dei consiglieri del M5S per dare più forza alle loro proposte per l'efficienza energetica e per il trasporto pubblico

Le tematiche ambientali sono da sempre care al Movimento 5 Stelle e sull'emergenza smog i grillini veneti, dopo avere lanciato precise accuse, sono andati all'attacco con una protesta accompagnata da una serie di proposte.

I consiglieri regionali M5S il 29 dicembre, sono entrati in aula in tuta bianca e mascherina mostrando le foto satellitari del Veneto coperto dallo smog, per sottolineare come la qualità dell’aria sia ormai fuori da ogni limite consentito e umanamente sopportabile.

I consiglieri hanno annunciato un progetto di legge sull’argomento, lanciando una serie di proposte, che iniziano proprio da palazzo Ferro-Fini, i cui ambienti sono riscaldati fino a 23 gradi e oltre, in barba alle normative comunali che prevedono una temperatura standard di 18 gradi negli edifici pubblici. I consiglieri hanno chiesto che le temperature siano abbassate fino al limite previsto dalla legge. “Le targhe alterne e le multe sono toppe – spiegano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - e le toppe rischiano di andare di moda da queste parti. Servono soluzioni provvisorie, questo è certo, ma poi bisogna cambiare veramente, per prevenire altre situazioni simili”. Le soluzioni a breve termine sono in direzione di una politica che non punisca il cittadino. Via libera dunque a contributi per la rottamazione delle stufe tradizionali e per il ricambio con impianti ad alta efficienza energetica. Spazio inoltre al biglietto unico – o meglio ancora una “Veneto card” - in tutte le città, con la possibilità per i cittadini di utilizzare i mezzi pubblici spendendo meno possibile. “Bisogna incentivare la diffusione dei veicoli elettrici e dei veicoli a basso impatto ambientale – sottolineano i consiglieri M5S - e chiudere, almeno momentaneamente, le centrali più inquinanti. Tutto questo richiede un costo, purtroppo, ma il conto sarà molto meno caro del prezzo che pagheremo se continuiamo ad affidarci alla provvidenza dal cielo, ovvero alla pioggia”.

Le soluzioni del Movimento 5 Stelle a lungo termine riguardano invece l’azzeramento dei sussidi all’industria petrolifera, il potenziamento dei fondi europei per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, l’affermazione di pratiche agricole più attente all’ambiente e una serie di politiche per il riciclo e il riuso dei rifiuti

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