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Politica Monteforte d'Alpone

Monteforte «paese di morti di sonno», Sgarbi si smarca dal video goliardico di Pressi

Il sottosegretario alla cultura si scusa con i cittadini di Monteforte d'Alpone, al cui sindaco chiede di essere indulgente nei confronto del primo cittadino di Soave

Un video di scuse e una richiesta di clemenza per il «piccolo gioco malizioso» del sindaco di Soave Matteo Pressi. Martedì scorso, 6 giugno, il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video di quasi sei minuti per scusarsi con i cittadini di Monteforte d'Alpone, sperando di poter così chiudere la polemica nata per un altro video, quello in cui Pressi e Sgarbi sono ripresi insieme e in cui il primo cittadino di Soave definisce scherzosamente Monteforte d'Alpone come «un paese di morti di sonno».

«Mi dispiace essere entrato in una polemica di cui non ho capito né il senso né i confini», ha esordito Sgarbi nel suo video di scuse, rivolgendosi ai cittadini di Monteforte e raccontando di aver incontrato Pressi durante le celebrazioni del 2 giugno e di aver chiacchierato con lui dopo la manifestazione ufficiale. La circostanza sarebbe stata documentata dal sindaco di Soave che con il cellulare riprendeva i vari momenti dell'incontro. «Siamo saliti sulla mia macchina - ha riferito poi Sgarbi sul video pubblicato su Facebook - E lui mi ha chiesto di dire due parole su Soave e anche contro Monteforte d'Alpone. Io non capivo bene perché. Posso capire che ci fosse in lui una vena goliardica. Però io ho un ricordo bellissimo di Monteforte e non ho mai pensato di contrapporre una città all'altra. Quindi quando mi ha chiesto di fare questo video, non si capiva bene se era una provocazione o una rivendicazione di orgoglio campanilistico. Ma io mi sono rifiutato di dire "morti di sonno" per sfuggire a una polemica che non volevo».

Sgarbi ha infine rinnovato il suo affetto ai cittadini di Monteforte e al sindaco Roberto Costa, il quale dopo aver visto video prodotto dal collega di Soave Pressi aveva valutato anche la possibilità di percorrere le vie legali per tutelare l'immagine della sua comunità. Ma su questo, Sgarbi ha invocato indulgenza per Pressi. «Mi dispiace di essere stato coinvolto in questa vicenda e spero che questa polemica si chiuda qua. Io però sarei indulgente perché c'era qualcosa di infantile, goliardico e ludico nella volontà di Pressi, che non credo fosse mosso da cattiveria. Mi scuso di aver partecipato al suo piccolo gioco malizioso e spero di poter venire presto a Monteforte».

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