Certificati demografici in edicola, Bianchini: «Benini si è già rimangiato una promessa»
L'ex assessore, insieme ai consiglieri Padovani e Russo, attacca il suo successore: «Aveva promesso di riaprire lo sportello anagrafe di San Massimo. Ora ha capito che il nostro progetto è più funzionale e sostenibile»
La nuova amministrazione di Verona prosegue e promette di ampliare un progetto di quella precedente e riceve critiche proprio dai passati amministratori. L'ex assessore ai servizi demografici di Verona Stefano Bianchini, insieme ai consiglieri di minoranza Marco Padovani e Rosario Russo, ha attaccato il suo successore Federico Benini sul servizio che permette ai cittadini di ottenere i certificati demografici anche nelle edicole e nelle tabaccherie.
Martedì scorso, 26 luglio, l'assessore Benini ed il suo collega Italo Sandrini hanno comunicato che sei nuove edicole hanno aderito al servizio lanciato dall'amministrazione dell'ex sindaco Federico Sboarina. Si è dunque allargata la rete delle attività che offrono ai clienti la possibilità di avere i certificati demografici digitali senza doversi rivolgere agli sportelli anagrafici. Ma quando Benini era consigliere di opposizione organizzò una raccolta firme proprio per uno sportello dell'anagrafe, quello di San Massimo. «Benini promise ai residenti di San Massimo di riaprire lo sportello anagrafe - hanno ricordato Padovani, Russo e Bianchini - Alle moltissime persone che gli hanno dato credito firmando la sua petizione, oggi il neo assessore ai servizi demografici ha già voltato la faccia. A quel tempo, Benini si impegnava a far riaprire le anagrafi nelle circoscrizioni, soprattutto a San Massimo dove diceva che molti anziani non potevano accedere ai servizi online. Invece, a distanza di nemmeno un mese ha già fatto marcia indietro. Oggi che lui amministra deve smetterla di seminare parole al vento e fare invece le cose concrete, quindi improvvisamente va bene il progetto innovativo dell'amministrazione Sboarina di fornire nelle edicole e nelle tabaccherie i servizi ai cittadini».
Benini, in verità, non si sarebbe ufficialmente rimangiato la promessa. L'assessore ha annunciato che a settembre vorrebbe incontrare tutti gli edicolanti che si potrebbero convenzionare con il Comune per offrire i certificati demografici. Un incontro che potrebbe portare ad un allargamento del servizio. Questo però non escluderebbe, in teoria, la riapertura del sportello di San Massimo. Ma già il fatto di voler potenziare il servizio nelle edicole viene interpretato da Bianchini, Padovani e Russo come una marcia indietro da parte di Benini. «Finalmente ha capito che il progetto è più funzionale per l'utente visto che gli orari dei negozi è ben più ampio di quello di uno sportello comunale, chiuso il pomeriggio e nel fine settimana - hanno aggiunto l'ex assessore e i due consiglieri comunali - Ma è anche più sostenibile perchè le persone non devono spostarsi e trovano l'anagrafe sottocasa. Ma, si sa, Benini era un inventore di presunti allarmi, e nel farlo calpestava persino principi cari alla sinistra come quello del rispetto a chi lavora. Pensiamo ai dirigenti e dipendenti comunali che molto si sono impegnati nella realizzazione di questo, come di altri progetti innovativi».