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Martedì, 23 Aprile 2024
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Studenti Medi Veneto: «Non siamo pedine da muovere. No alla Dad, ci ammaliamo sui bus pieni non in classe»

L'altra richiesta è l'obbligo vaccinale per tutti gli studenti: «Troppo spesso siamo vittime di un condizionamento o di un'imposizione delle nostre famiglie che mette in discussione il nostro diritto allo studio e alla salute»

La Rete degli Studenti Medi Veneto si dice «preoccupata dalle ultime dichiarazioni di Zaia» in merito al dibattito sulla ripresa delle lezioni in presenza a un giorno dalla ripartenza fissata per lunedì 10 gennaio: «Siamo stanchi di sentirci trattati come pedine da muovere ogni giorno senza certezze su come dovremo affrontare il nostro percorso didattico».

Marco Nimis, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi in Veneto, spiega: «Il posticipo delle lezioni è pericoloso, lascia aperti spiragli vertiginosi sull'ipotesi del ritorno in Dad e soprattutto rischia di essere completamente inutile se privo di una progettualità seria sul mondo della scuola. Purtroppo quello che sta succedendo negli ultimi giorni dimostra che né il governo né la Regione Veneto ne hanno una». 

La Rete degli Studenti Medi in Veneto torna così a chiedere l'«obbligo vaccinale», ma anche di «investire in trasporto pubblico, mascherine e tamponi gratuiti per tenere le scuole aperte in sicurezza». Marco Nimis aggiunge che «questa ripartenza va garantita per la salute mentale e didattica di tutti noi», chiedendo che venga garantito «l'aumento delle corse che da tanto stiamo chiedendo ed evitare una volta per tutte che ci si debba trovare ammassati ogni mattina in degli autobus stracolmi di studenti». In tal senso, il messaggio è chiaro: «Ci ammaliamo sugli autobus, non in classe».

Su un altro versante, la richiesta è rivolta al governo. Gli Studenti Medi, infatti, chiedono che venga introdotto l'obbligo vaccinale per tutti gli studenti, poiché essendo molti di loro minorenni, viene denunciata la situazione in base alla quale la decisione circa la vaccinazione spetta ai genitori, talvolta contrari, anche quando lo studente di per sé sarebbe favorevole. «Sì prendano la responsabilità di introdurre l'obbligo vaccinale anche per noi studenti, - conclude la nota della Rete degli Studenti Medi Veneto - troppo spesso siamo vittime di un condizionamento o di un'imposizione delle nostre famiglie che mette in discussione il nostro diritto allo studio e alla salute».

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