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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Blocco euro 4, Sboarina critica la giunta Tommasi: «Non andava fatto, è un'ulteriore stangata sulla gente»

La giunta guidata da Damiano Tommasi replica ricordando però che «lo scorso inverno e quello precedente i veicoli diesel Euro 4 hanno potuto circolare in deroga all’ordinanza regionale sulle misure antismog solo in virtù dello stato di emergenza legato alla pandemia»

«Non si doveva  fare. Il blocco dei veicoli euro 4 in questo momento di grave crisi economica è una ulteriore stangata sulla gente. Come sarebbe stato se lo avessimo accettato durante il Covid. Infatti nel 2020, per scongiurare questa ipotesi, abbiamo fatto il diavolo a quattro con la Regione e il ministero e alla fine abbiamo ottenuto tre proroghe, tanto che il blocco non è mai stato fatto». Con queste parole l'ex sindaco di Verona Federico Sboarina critica le misure stabilita dall'ordinanza firmata ieri dal primo cittadino Damiano Tommasi che prevede limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, in vigore da sabato 1 ottobre fino al 30 aprile 2023 (con sospensione durante il periodo natalizio).

«Adesso la situazione è anche peggiore, - prosegue Federico Sboarina - con le famiglie che economicamente non sono davvero in grado di comprare macchine nuove. Da giugno l’amministrazione avrebbe dovuto lavorare a questo obiettivo, invece si arriva a ridosso del primo ottobre con nulla di fatto per tutelare economicamente i veronesi. Le proroghe le abbiamo sempre ottenute perché i dati del miglioramento dell’aria erano confermati con due soli giorni di sforamento nell’inverno 2019/2020 a fronte delle decine degli anni precedenti. Inoltre i dati del traffico durante il lockdown hanno dimostrato che il Pm10 non è sceso come ci si aspettava data l’assenza di veicoli. Tutti oramai riconoscono che il traffico non è la causa dell’aumento di Pm10, - prosegue l'ex sindaco di Verona - io ne sono convinto e infatti in cinque anni abbiamo fatto interventi strutturali su molti altri fronti, con il miglioramento della qualità dell’aria».

Da Palazzo Barbieri non si è fatta attendere la replica alle parole di Sboarina: «Lo scorso inverno, così come quello precedente, i veicoli diesel Euro 4 hanno potuto circolare in deroga all’ordinanza regionale sulle misure antismog solo in virtù dello stato di emergenza legato alla pandemia. - spiegano dalla giunta Tommasi - Una decisione stabilita dall’Accordo di Bacino Padano per far fronte alle limitazioni a cui era soggetto il trasporto pubblico locale a causa del Covid, che viaggiava a capienza ridotta limitando gli spostamenti degli utenti».

L'amministrazione Tommasi poi chiarisce: «Il fatto quindi che per due inverni successivi la Regione non abbia imposto l’ordinanza con il blocco dei veicoli diesel Euro 4, consentendone la circolazione in deroga, non è stato per una scelta di natura politica bensì un provvedimento dettato dai limiti e dalle restrizioni del momento storico legato all’emergenza sanitaria, con ricadute anche sulla mobilità pubblica. La fine dello stato di emergenza, l'1 aprile scorso, - conclude la nota della giunta Tommasi - ha fatto sì che per il prossimo inverno non sia possibile prolungare la deroga, da qui l’ordinanza regionale con le misure già annunciate e che, come stabilito dall’Accordo Bacino Padano, sono stabilite per tutte le 4 regioni del nord».

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