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Santa Marta e Bocca Trezza. "In attesa dei lavori non si abbassi la guardia"

Soddisfatto del progetto, il circolo del centro storico di Verona del Pd chiede che venga mantenuta una certa attenzione sulla zona, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la vivibilità

Siamo ovviamente soddisfatti delle progettualità messe in moto alle ex caserme Santa Marta e Passalacqua e a palazzo Bocca Trezza grazie al bando governativo per la “riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”. Ci sarà sicuramente tempo per condividere anche con la cittadinanza le destinazioni degli spazi dal momento che il termine dei lavori è previsto non prima del 2021, vale a dire che, se tutto va a buon fine, le realizzazioni verranno inaugurate alla fine della prossima amministrazione.

Soddisfatto quindi il circolo del centro storico di Verona del PD, che chiede però che venga mantenuto un occhio di riguardo nella zona, per evitare che altre complicazioni possano prendere forma da oggi alla conclusione dell'opera. 

Quello che ci preme sottolineare in questa fase di attesa di inizio dei lavori di recupero, è che l’attenzione su quest’area non deve essere abbassata. Al contrario, occorre lavorare per realizzare gli interventi minimi per la salvaguardia dei beni (è il caso di palazzo Bocca Trezza) e per la vivibilità dei luoghi, ad esempio per lo stato dell’attuale area d’ingresso alla S. Marta. A questo proposito il Primo Circolo Pd Centro Storico ha individuato alcune priorità di questa fase di transizione:

SICUREZZA. L’area, di proprietà comunale con diritto di passo all’Università, attualmente è in buona parte in stato di disordine e di parziale abbandono. La sbarra mobile che dovrebbe limitare l’accesso da via Cantarane è fuori uso da più di un anno. Nessun dispositivo di video-sorveglianza è attivo. L’illuminazione serale allo stesso ingresso è limitata. La delegazione Vigili, posta a fianco dell’ingresso carraio, pratica orari di lavoro diurni, quindi, può operare solo parzialmente come vigilanza. Alcuni edifici sono inagibili e transennati pur tuttavia facilmente raggiungibili da parte di tutti mentre le aree verdi pertinenziali e, soprattutto, gli alberi hanno bisogno di manutenzione. In tali condizioni di parziale abbandono sbandati e dediti alla droga sono talvolta presenti all’interno della area.

PARCHEGGI. Va ricordato che il Comune ha assegnato spazi e posti auto a associazioni, alla Guardia di Finanza, all’Università. Proprio per la mancanza di qualsiasi filtro all’ingresso e di qualsiasi regolamentazione, l’area è soggetta a parcheggio selvaggio. Mentre ribadiamo che, a nostro parere, una parte dell’area dovrà essere riservata a parcheggio per gli utenti delle attività che si svolgeranno nel vicino palazzo Bocca Trezza, una volta che questo sarà restaurato, riteniamo indispensabile che al più presto il Comune arrivi ad emettere una ordinanza che regolamenti l’utilizzo dell’area nella parte oggi non in uso all’Università, dopo aver sentito il parere degli attuali concessionari.

COLLEGAMENTI PEDONALI. S. Marta, Bocca Trezza, Passalacqua sono così vicini che, pur potendo prevedere tempi d’esecuzione differenziati per i lavori, devono mantenere un collegamento nello spazio del quartiere. Solo per fare degli esempi, il progetto dovrà prevedere la sistemazione del collegamento pedonale tra la S. Marta e palazzo Bocca Trezza, così come a S. Marta può essere prevista un’area parcheggio al servizio anche di chi usufruirà di palazzo Bocca Trezza.

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