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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Piazza Brà

Salvini a Verona, bagno di folla in piazza Brà: "Vogliamo stravincere!". Critiche anche a Tosi

Il leader della Lega Nord è ottimista e considera il risultato in Veneto determinante per tutta Italia. Critiche a Renzi, al ministro delle Riforme Boschi e, senza nominarlo, al primo cittadino di Verona, Flavio Tosi

Grande accoglienza per il leader del Carroccio, Matteo Salvini, arrivato ieri Verona per sponsorizzare i candidati leghisti e dar loro una spinta in più in vista delle elezioni regionali. Immigrazione, Governo e riforme. Questi sono alcuni degli argomenti toccati da Salvini dal palco allestito in centro. Il nome di Tosi non viene mai citato, ma non vengono risparmiate delle frecciatine al primo cittadino scaligero.
“In Veneto e soprattutto a Verona”, esclama Salvini appena arrivato, “non dobbiamo vincere, ma stravincere, puntando ad almeno l'ottanta per cento”. E rimarca: “Chi vota Luca Zaia, vota per avere più autonomia, più risorse e meno clandestini”. E annuncia che il 24 maggio sarà sul Piave per dire che “non passa lo straniero”. Salvini, nonostante, a suo parere, “la sinistra abbia scelto la data meno felice per le elezioni”, ostenta serenità, come riporta L’Arena, “Il buon governo di Zaia sarà sicuramente premiato dagli elettori”.
Con Salvini c'è anche un raggiante Fabrizio Comencini della lista "Indipendenza Noi Veneto", alleata con Zaia. Il Tar Veneto ieri ha infatti accolto il ricorso della lista il cui simbolo era stata escluso dal voto nella provincia del capoluogo di regione. Il giudice amministrativo ha riammesso quindi il simbolo della lista anche nel Veneziano, decretando che non desta confusione rispetto ad altri.
Poi tocca a Paolo Paternoster, segretario provinciale della Lega che passa alle presentazioni dei candidati, nove in tutto: Luca Coletto, Elisa De Berti, Enrico Corsi, Doretta Falzi, Gualtiero Mazzi, Vania Valbusa, Alessandro Montagnoli, Ilaria Zampini e Roberto Turri. “Sono leghisti da sempre e anche se la nostra campagna è partita con qualche problematica, tutto è ormai risolto tanto che abbiamo il 50 per cento di iscritti in più rispetto al 2014”. “Sono orgoglioso di questi candidati”, riprende la parola Salvini, “che i veronesi possono votare a occhi chiusi e non voglio perdere neanche più un minuto a parlare del passato”. Ecco poi la tanto attesa critica, neanche tanto velata, a Flavio Tosi: “In Veneto”, assicura, “ci toglieremo una bella soddisfazione e soprattutto qui a Verona vi toglierete una piccola soddisfazione, ma senza rancore perché io non cambio idea e non sputo nel piatto dove ho mangiato: Verona è stata ripulita grazie al lavoro della Lega, non siamo come chi un mese fa diceva che Zaia è un fenomeno e ora si candida contro di lui”.
In chiusura, la critica all’operato del Governo. Le ripercussioni del voto in Veneto infatti, per il leader del Carroccio, “avranno valenza nazionale e potranno diventare il preavviso di sfratto a Renzi e Alfano. Il Veneto darà una lezione a tutta l’Italia”, e sulla Boschi aggiunge: “Lo sculettante ministro delle Riforme dice che ora l'urgenza del Parlamento sarà il conflitto d'interessi... Ma qualcuno mangia con il conflitto d'interessi? Questa è politica fuori del mondo”.

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