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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"No - Salviamo la Costituzione". È nato il Comitato Referendario Veronese

"Scopo del Comitato è di informare e sensibilizzare i cittadini di Verona e della sua Provincia degli effetti negativi sulla democrazia e la partecipazione democratica che avrebbe la modifica costituzionale contenuta nel ddl Renzi-Boschi"

Giovedì 17 marzo, con una conferenza stampa al Liston 12 di Verona, si è presentato al pubblico il Comitato Referendario Veronese per il "NO – Salviamo la Costituzione", sottoscritto con atto notarile mercoledì 16 marzo dai soci promotori: avv. Allegrini Daniela – Presidente; sig. Marchiori Diego – vicepresidente; dott. Signorini Luca – tesoriere, sig.ra Frezza Gloria – segretario.

Scopo del Comitato è di informare e sensibilizzare i cittadini di Verona e della sua Provincia degli effetti negativi sulla democrazia e la partecipazione democratica che avrebbe la modifica costituzionale contenuta nel ddl Renzi-Boschi.
La Costituzione vigente è stata il risultato del lavoro di un’Assemblea nella quale si sono confrontate le diverse componenti della politica italiana: cattolici, comunisti, socialisti, liberali, azionisti. Il risultato di questo confronto è stato quello di avere una Carta fondamentale resa equilibrata da pesi e contrappesi, tutti finalizzati a rafforzare e tutelare la democrazia, riconosciuta come una delle migliori del mondo.
Pur ritenendo che la Costituzione abbia la necessità di essere aggiornata alle esigenze di un contesto mutato, risulta difficile pensare che ciò possa essere fatto senza un analogo dibattito e a colpi di una maggioranza parlamentare in continuo cambiamento, e in stato di “democrazia sospesa”.
A tal proposito rileviamo che l’attuale Governo che sta modificando le regole del gioco, se si guarda ai reali voti ottenuti nelle politiche 2013, rappresenta una minoranza del Paese - 2 cittadini su 10 - e si regge su un Parlamento che per buona parte la Consulta ha delegittimato.
Quindi, la preoccupazione di fondo è che l’attuale riforma in discussione sia una cucitura a misura di un partito, e che le nuove regole non saranno rappresentative delle varie anime dell’Italia. Perciò sarebbe stata auspicabile una nuova Assemblea Costituente che apportasse quei pur necessari ammodernamenti alla nostra Carta fondamentale.
Non volendo qui entrare nel merito del testo, ci limitiamo a rilevare almeno tre punti critici:

  1. Con le nuove competenze esclusive dello Stato si va verso una statalizzazione ed un neo-centralismo dannoso della sussidiarietà e delle autonomie;
  2. L’ingiustizia della riforma che priva dei poteri le regioni a statuto ordinario ma lascia privilegiate quelle a statuto speciale. Il Veneto sarà così penalizzato da Trentino e Friuli Venezia Giulia;
  3. L’accentramento del potere sul Presidente del Consiglio e lo sbilanciamento dei poteri in favore del Governo.

Facciamo appello a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia di questo Paese, e invitiamo all’adesione cittadini, gruppi, associazioni e forze politiche, affinché si uniscano in una grande battaglia referendaria a difesa della sovranità popolare.
Ci proponiamo infine di organizzare dibattiti ed incontri volti a promuovere questa buona battaglia per la democrazia, ed invitiamo a scriverci all’indirizzo email: segreteria@comitatoreferendarioveronese.it

I soci promotori

Allegrini Daniela – Presidente
Marchiori Diego – Vicepresidente
Frezza Gloria – Segretario
Signorini Luca – Tesoriere

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