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Salvataggio di Fondazione Arena. PD: "Tutti devono fare la loro parte"

Lo Stato è pronto a metterci 10 milioni di euro, ma Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti sanno che non basteranno e quindi chiedono sforzi a Comune, Camera di Commercio e Regione

"Quella messa a disposizione dal ministero per il risanamento della Fondazione Arena è una cifra importante sebbene stupisca la distanza con quanto richiesto dal commissario".

Questo il commento dei consiglieri comunali PD Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti alla notizia che per salvare Fondazione Arena il governo tirerà fuori 10 milioni di euro se verrà approvato il piano presentato dal commissario Fuortes per accedere alle agevolazioni della Legge Bray. 10 milioni che però non sono i 17 milioni chiesti da Fuortes e questo allungherebbe i tempi di copertura dei debiti. I due consiglieri PD chiedono allora alle istituzioni locali di fare la loro parte. "Il Comune che, pure essendo stato parte attiva del problema, vista la disastrosa gestione Tosi-Girondini, si è inspiegabilmente tirato indietro all’arrivo del commissario trattenendo 1,5 dei 3 milioni che la giunta aveva deliberato di stanziare. Deve fare la sua parte la Camera di Commercio in quanto rappresentante delle categorie che più beneficiano dall’immenso indotto che alla chiusura del bilancio consuntivo 2015 della Fondazione non aveva ancora deliberato 500 mila euro di contributo straordinario già previsto. Agsm, che si è inserita nella partita con un ruolo decisamente importante, deve chiarire la sua posizione. La Regione deve aumentare il suo contributo anziché ridurlo come sta facendo negli ultimi anni perché l’indotto creato dalla stagione lirica areniana alimenta il meccanismo dell’intero turismo veneto. Lo Stato da solo non può farsi carico di un problema che ha origini locali, da ultimo nella disastrosa gestione Tosi-Girondini. I privati hanno tutti gli strumenti per sostenere con benefici concreti la lirica a Verona tenuto conto che il l’influsso dell’indotto operistico si fa sentire in tutta la provincia, lago di Garda in primis".

Intanto il commissario Fuortes ha precisato che porterà a termine il suo incarico fino al 15 ottobre e non prima. Poi per un'eventuale proroga dovrà esprimersi il ministro Franceschini, che ovviamente ascolterà anche chi chiede che Fuortes resti fino alle prossime elezioni amministrative veronesi della prossima primavera.

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