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Politica Centro storico / Corso Porta Nuova

Rissa in centro, Bisinella: «Cittadini spaventati». Padovani: «Identificati i responsabili. Verona è sicura»

Patrizia Bisinella parla di «una situazione generalizzata di degrado e incuria» a Verona e di «cittadini spaventati» dinanzi ad episodi come la rissa di martedì. Al contrario per l'ass. alla Sicurezza Marco Padovani «viviamo in una delle città più virtuose»

Patrizia Bisinella va all'attacco dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Federico Sboarina, ponendo l'attenzione sul tema della "sicurezza" che, a suo dire, in città non sempre risulterebbe garantita: «Nei quartieri e in centro storico continui e reiterati episodi di spaccio di droga, risse, aggressioni, atti vandalici, molestie, strani bivacchi e sinistri appostamenti. C’è una situazione generalizzata di degrado e incuria. E questo nonostante l’apprezzabile impegno delle nostre straordinarie forze dell’ordine». Così si esprime in una nota Patrizia Bisinella, la quale poi aggiunge: «Manca però un impegno e un indirizzo politico preciso del sindaco. L’ultimo eclatante fatto è la rissa avvenuta martedì in pieno giorno dietro piazza Bra, nel cuore di Verona, per un regolamento di conti tra bande». La stessa Bisinella rincara poi la dose: «Corso Porta Nuova, Pradaval, via dei Mutilati e via Manin dopo le 18 sono ormai zona franca per sbandati e delinquenti. Non c’è un efficace e deciso controllo del territorio da parte del sindaco Sboarina e dell’assessore alla Sicurezza, i quali invece minimizzano questi episodi parlando di insicurezza solo percepita ma non reale. Questo è inaccettabile, lo dicano ai cittadini spaventati per fatti purtroppo reali che si ripetono senza che mai nulla cambi».

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La consigliera comunale Patrizia Bisinella

Nelle scorse ore a mitigare tale visione delle cose era stato anche il commissario della polizia locale Michele Nespoli, il quale aveva evidenziato come «per quel che riguarda le baby gang a Verona non esiste un vero e proprio "fenomeno"». Ci sarebbero piuttosto alcuni «ragazzi che si trovano in gruppo e non passano inosservati, che vengono attenzionati». In tal senso, veniva poi ricordato, «è stato istituito un osservatorio in prefettura che sta lavorando per raccogliere tutte le informazioni e capire la fenomenologia». A rispondere alle accuse di insicurezza generalizzata che la città di Verona starebbe attraversando è stato inoltre lo stesso ass. Marco Padovani, il quale ha ricordato i numerosi arresti in flagranza di reato compiuti dall'inizio dell'anno, ovvero 11, oltre alle 36 denunce a piede libero. Il lavoro della sola polizia locale ha poi portato all'identificazione di ben «10.550 persone, con una media di 230 soggetti al giorno, tra questi, - ha sottolineato sempre l'ass. Padovani - 770 sono i minori nelle zone del centro a seguito di segnalazione, in Piazza Pasque Veronesi, nel piazzale della Stazione, a Porta nuova, al Parco Colombare, in Piazza Bra, in Piazza San Nicolò, all’ex Arsenale, in zona Stadio, a Borgo Roma (Via Tunisi), San Massimo, Cadidavid, Basson, tutti i quartieri vengono coinvolti dalle forze dell’ordine».

Lo stesso ass. Marco Padovani ha quindi evidenziato come gli agenti della locale facciano fronte a diversi ambiti di intervento, tra questi anche il contrasto all'attività di spaccio. In tal senso Padovani ha rammentato il «maxisequestro di più di 4 chili di hashish e marijuana» avvenuto pochi giorni addietro. Inoltre, la polizia locale è da sempre attiva su numerosi altri fronti: dal contrasto all'accattonaggio allo sfruttamento della prostituzione, i parcheggiatori abusivi, ma anche sgomberi sul suolo pubblico, quindi i ben «600 controlli sul green pass» e verso l'attività di «falsificazione dei documenti».

«Ritengo di dovermi complimentare con tutti gli agenti per l’attività e l’impegno», ha pertanto ribadito l'ass. alla Sicurezza del capoluogo scaligero Marco Padovani, sintetizzando così il suo pensiero: «Verona è sicura, certamente ci sono alcune situazioni da migliorare ma viviamo in una delle città più virtuose». Infine, per quel che riguarda la recente "rissa tra bande" avvenuta in pieno giorno a due passi dalla centrallissima piazza Bra, l'ass. alla Sicurezza ha spiegato in un'intervista rilasciata al quotidiano L'Arena che «i carabinieri stanno facendo le indagini» e che «il gruppo che ha partecipato alla rissa in corso Porta Nuova sta per essere identificato compiutamente». In particolare, grazie alle immagini riprese dalle telecamere cittadine sarebbe stato possibile constatare che «alla rissa hanno preso parte alcuni ragazzi e per quanto si è ricostruito fino ad oggi si tratta di giovani, italiani di seconda generazione, con famiglie di origine marocchine e srilankesi», ha evidenziato l'ass. Marco Padovani che ha poi annunciato l'oramai prossima formalizzazione di denunce a carico dei soggetti coinvolti.

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