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Politica Centro storico / Piazza Erbe

Verona è una città sicura? Rissa in Erbe, da Tosi a Traguardi: «Non è un caso isolato»

Flavio Tosi: «Quello che è successo in piazza Erbe purtroppo è solo l'ultimo episodio di violenza». E Ferrari gli fa eco: «È urgente un piano per contrastare l'insicurezza, chiederò al presidente Andrea Bacciga di convocare la Commissione Sicurezza del Comune»

I fatti di piazza Erbe avvenuti venerdì sera hanno inevitabilmente avuto uno strascico polemico sul piano della politica locale veronese. Il sindaco della città Federico Sboarina ha annunciato il "pugno di ferro" contro coloro che ha definito degli «imbecilli» che pensano di trattare il cuore del capoluogo scaligero alla stregua di «una zona franca dove poter dar sfogo a qualsiasi istinto», spiegando poi che nei loro confronti ci sarà «tolleranza zero».

Tuttavia, non sono mancate in queste ore le prese di posizione contro l'amministrazione locale sulla gestione della "sicurezza" cittadina, anzitutto da parte dell'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, il quale in una nota si rivolge direttamente al primo cittadino Sboarina con queste parole: «Caro Sindaco hai passato mesi a firmare le ordinanze più assurde: da quelle che vietano di fumare all'aperto, o di leggersi un giornale e mangiarsi un gelato su una panchina, a quelle che non ci permettono di fare due passi ai giardini o in alcune piazze. Hai pure vietato a bar e ristoranti di tenere un tavolino fuori di appoggio quando si poteva lavorare solo con l'asporto. Caro Sindaco, non pensi che anziché rompere le scatole a cittadini, esercenti, lavoratori, insomma alla gente perbene, sarebbe il caso di concentrarsi sull'ormai pesante clima di insicurezza che c'è in città? Quello che è successo in piazza Erbe - prosegue Falvio Tosi - purtroppo è solo l'ultimo episodio di violenza. Non devo stare qui a raccontarti di aggressioni a baristi e rider, delle baby gang che impazzano, dei tanti furti in borgo Roma e borgo Trento. Potrei andare avanti. Sindaco Sboarina, qua serve un po' di coraggio e di polso. Non si può tollerare tutto questo».

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Il consigliere comunale Flavio Tosi

Il tema della "sicurezza" nel centro storico della città di Verona è stato poi ripreso anche dal movimento civico Traguardi che, in una nota, ricorda come la rissa di venerdì sera «non è la prima e nemmeno la più eclatante fra quelle andate in scena nell'ultimo anno». Nella nota di Traguardi si ricorda dunque «quella dello scorso settembre, anche in quel caso filmata e diffusa sul web e culminata con la denuncia di sei ragazzi», ma pure la «"guerriglia urbana" di ottobre, con identico copione di devastazione dei locali», infine vengono ricordati «recenti episodi di rapina, lesioni ed estorsioni sotto minaccia, perpetrati da bande di adolescenti nei confronti di altri adolescenti», oppure la stessa vicenda del «rider sfregiato al volto da un sedicenne armato di coltello per aver difeso una ragazza». 

Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi, commenta così: «Non ci si nasconda dietro la scusa dei problemi sociali innescati dalla pandemia di Covid e non si parli di "fatti isolati": è urgente un piano per contrastare l'insicurezza, ora che l'economia cittadina si prepara a ripartire. Chiederò al presidente Andrea Bacciga di convocare la Commissione Sicurezza del Comune, per affrontare il tema e fare un primo passo verso la gestione collettiva e condivisa del dopo-emergenza, come il movimento civico Traguardi chiede da tempo». Anche il presidente di Traguardi Pietro Trincanato è infine intervenuto sul medesimo argomento: «Non bisogna cedere alla facile tentazione di demonizzare il ritorno alla vita notturna e i giovani, com'è stato fatto lo scorso anno, ma è fondamentale dotarci di regole chiare e strumenti efficaci per punire chi sgarra e garantire il diritto di lavorare a chi rispetta le regole».

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Il consigliere comunale di Traguardi Tommaso Ferrari

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