Elezioni amministrative rinviate all'autunno per 23 Comuni veronesi
Si ripete il copione dell'anno scorso e sempre per lo stesso motivo: il coronavirus. Si voterà una domenica e un lunedì compresi tra il 15 settembre al 15 ottobre
Elezioni rinviate anche nel 2021. Come l'anno scorso, le consultazioni elettorali previste per la prossima primavera si terranno in autunno. Chiusa la finestra che apriva le urne nel periodo compreso tra il 15 aprile al 15 giugno, il Governo presieduto da Mario Draghi ha aperto la finestra che va dal 15 settembre al 15 ottobre. Tra queste due date saranno scelti la domenica ed il lunedì in cui alcuni cittadini torneranno a votare. Solo alcuni perché quest'anno non sono previste elezioni o referendum di carattere nazionale, ma solamente sfide locali.
Lo slittamento delle elezioni a dopo l'estate è stato deciso durante il consiglio dei ministri che si è riunito ieri, 4 marzo, a Palazzo Chigi. Il rinvio è contenuto in un un decreto legge proposto dal premier Draghi e dalla ministra dell'interno Luciana Lamorgese e poi approvato dal consiglio dei ministri. E la motivazione è la stessa che costrinse anche nel 2020 a votare in autunno: il perdurare dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
In provincia di Verona, il provvedimento del Governo riguarda 23 amministrazioni comunali che quindi resteranno in carica oltre la naturale fine del mandato e che si rinnoveranno in autunno. Rinviate dunque le elezioni amministrative di Arcole, Affi, Badia Calavena, Belfiore, Bevilacqua, Bovolone, Buttapietra, Cerro, Castagnaro, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Garda, Grezzana, Isola della Scala, Isola Rizza, Minerbe, Nogara, Pastrengo, Povegliano, Roveré, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio e Tregnago.