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Azienda Zero, scontro in Consiglio regionale. Zaia: "Riforma necessaria"

Per il presidente del Veneto la riforma della sanità regionale sosterrà l'eccellenza. Il M5S promette battaglia: "L'Azienda Zero è figlia di un inciucio di palazzo"

"Con l’attività dell’Azienda Zero sosterremo l’eccellenza di una sanità già ad altissimo livello cercando al contempo nuova linfa, stante che i tagli nazionali ai fondi sanitari dal 2010 ad oggi sono stati di 14 miliardi di euro, dei quali più dell’8% sono stati tagliati al Veneto. Abbiamo una grande responsabilità verso 5 milioni di cittadini, che sono curati bene e si aspettano di esserlo anche meglio in futuro".

Lo ha detto il presidente della regione Veneto Luca Zaia, intervenendo in Consiglio regionale nella prima giornata dedicata alla discussione sulla riforma sanitaria, che punta a creare la cosiddetta Azienda Zero, una nuova struttura di gestione che nelle intenzioni porterà al miglioramento dell’intera macchina sanitaria e all’ottenimento di notevoli risparmi. Il provvedimento approdato in aula prevede anche la riduzione delle Ulss venete da 21 a 9. "Anche in questo caso - ha detto Zaia - siamo una sorta di pesce pilota nazionale. La sanità veneta è una grande macchina il cui obiettivo principale è erogare assistenza: oggi parliamo di più di 80 milioni di prestazioni l’anno, più di 2 milioni di accessi ai Pronto Soccorso, con 60 mila lavoratori ai quali se ne aggiungono altri 30 mila nel privato convenzionato. La macchina è perfetta per quanto può esserlo ogni attività umana, me se non interveniamo per migliorare ancora, si rischia di arretrare sotto i colpi dei tagli".

"Meno Ulss - ha aggiunto il presidente regionale - meno costi amministrativi, basta con 21 uffici legali, 21 centri d’acquisto, 21 uffici tecnici, 21 uffici informatici. Il tutto senza ridurre i direttori generali a notai, ma mettendoli nelle migliori condizioni per organizzare le cure dei cittadini, senza perdere tempo in questioni amministrative".

Sul metodo, Zaia ha tenuto a sottolineare che "non arriviamo in aula con l’atteggiamento del muro contro muro, come credo ampiamente dimostrato nella lunga e attenta discussione che si è svolta in commissione e dalla quale è scaturito il testo che ci avviamo a discutere. Ascolteremo e discuteremo. Saremo costruttivi, ma anche determinati, e condurremo in porto la riforma della sanità".

Alle parole ispirate del presidente Zaia hanno fatto seguito quelle critiche del capogruppo M5S in consiglio regionale Jacopo Berti che ha spiegato: "L’Azienda Zero, così come è concepita, è figlia di un inciucio di palazzo e noi non possiamo accettarlo. Stanno giocando con la sanità e costruiscono le loro strategie di potere sulla pelle dei veneti. Nessuno di loro parla di liste d’attesa, di ticket sanitari e di tutte le necessità quotidiane dei cittadini. Non abbiamo sentito una sola parola sulla qualità del servizio che i veneti meritano, ma siamo qui proprio per combattere questo sistema vergognoso di fare politica sulle spalle della gente".

"Vogliamo la massima trasparenza ha proseguito Berti - vogliamo sapere come saranno spesi gli 8 miliardi di euro della nostra sanità. Non possiamo permettere che si giochi l'ennesima partita politica su un tema così importante. A loro stanno a cuore poltrone e potere, a noi importa solo la salute dei veneti. Ribadisco la nostra netta contrarierà all’utilizzo del project financing sono solo dei mostri mangiasoldi. Basta pensare all’ospedale dell’Angelo, costato più di un miliardo solo per ingrassare gli amici degli amici. Non possiamo permettere che si ripetano situazioni simili. Vogliamo che questo denaro venga dato ai cittadini sotto forma di servizi sul territorio, sotto forma di una sanità uguale per tutti i veneti, con la riduzione dei tempi d’attesa e il miglioramento della qualità del servizio sanitario regionale. Siamo pronti a dare battaglia qui in consiglio perché questi diritti non vengano calpestati. Un anno fa avevamo detto alla Lega che quest’aula poteva diventare il loro Vietnam. Benvenuti a Saigon".

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