Revocate a Verona le "mozioni omofobe", +Europa: «Orgogliosi di sostenere Tommasi». Circolo Pink: «Un nuovo inizio»
Nalin, Pasetto e Vincenzi unanimi: «Siamo orgogliosi che +Europa abbia sostenuto e continui a sostenere Damiano Tommasi e il progetto politico di Rete!, che hanno portato a questa svolta». Circolo Pink: «Le emergenze veronesi non sono finite e il lavoro da fare è tanto, a cominciare dal problema della casa e dei pari diritti di trattamento alle persone migranti»
«L’abbiamo tanto aspettata, questa revoca delle mozioni omofobe. Specialmente noi di +Europa, che della difesa dei diritti abbiamo fatto il nostro Dna politico e il cardine di tante battaglie, anche sul territorio veronese». Lo affermano in una nota congiunta Anna Lisa Nalin, membro della segreteria nazionale di +Europa e portavoce Veneto, nonché Giorgio Pasetto e Marco Vincenzi di +Europa Verona.
I tre esponenti di +Europa quindi aggiungono: «Ci sono voluti ventisette anni per arrivare, in Consiglio comunale, alla cancellazione delle mozioni omofobe, che respingevano le risoluzioni europee in tema di pari dignità delle persone con diverso orientamento sessuale e identità di genere, distinguendo tra coppie omosessuali e coppie eterosessuali unite dal vincolo del matrimonio e ponendo l’accento, come unica e possibile, solo sulla famiglia tradizione. Siamo orgogliosi che +Europa abbia sostenuto e continui a sostenere Damiano Tommasi e il progetto politico di Rete!, che hanno portato a questa svolta».
Soddisfazione è stata espressa anche da parte del Circolo Pink che in una nota ha evidenziato come Verona appaia quasi «in controtendenza a livello nazionale», avendo oggi «una amministrazione attenta ai diritti Lgbt mentre in Italia è stato eletto un governo di destra. Chissà se per una volta - si chiedono dal Circolo Pink - la nostra città potrà fare scuola in positivo». Gli stessi attivisti dell Pink poi aggiungono: «Certo le emergenze veronesi non sono finite e il lavoro da fare è tanto, a cominciare dal problema della casa e dei pari diritti di trattamento alle persone migranti (Lgbt+ e non), che, ricordiamo, sono sempre al centro di grandi e piccole discriminazioni».
Infine, spazio anche ai ringraziamenti da parte di varie sigle veronesi impegnate nella difesa dei diritti civili, dal Circolo Pink / Pink Refugees al Sat Pink VR/PD/RO, quindi Arcigay/Arci Pianeta Milk, Eimì e Non Una di Meno Verona: «Ringraziamo la consigliera Jessica Cugini, prima firmataria dell’ordine del giorno, il sindaco Damiano Tommasi presente in aula e tutte le persone che hanno votato a favore. - si legge nella nota degli attivisti ed attiviste - Consideriamo questa abrogazione un nuovo inizio sul fronte diritti e vogliamo sottolineare che sull’ordine del giorno approvato c'è anche il riconoscimento e l'impegno a rispettare tutte le risoluzioni che il Parlamento europeo ha emanato dal 1994 in poi in materia di pari opportunità per le persone di diverso orientamento sessuale e identità di genere».