Saviano non è più un cittadino onorario di Verona: il Consiglio approva la revoca
Sono stati 20 i voti favorevoli alla revoca nel Consiglio comunale di mercoledì
Con 20 voti favorevoli, 7 astenuti e 1 contrario, è stata approvata la revoca della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, presentata all’aula dal primo firmatario della delibera il consigliere Alberto Zelger (Lega nord). A stabilire la decisione è stato il Consiglio comunale di Verona riunitosi ieri, mercoledì 23 dicembre, durante la serata. La cittadinanza onoraria era stata conferita a Roberto Saviano ancora nel 2008.
Revoca cittadinanza onoraria Roberto Saviano - proposta delibera
Tra i firmatari della proposta di delibera affinché il Consiglio comunale revocasse la precedente assegnazione, vi sono i consiglieri comunali Zelger, Maschio, Grassi, Simeoni, Bocchi, Comencini, Bacciga, Russo, Drudi, Padovani G. e Velardi. Tra le motivazioni che hanno spinto i consiglieri suddetti a firmare la proposta di revoca si leggono le seguenti considerazioni:
- «Non risulta che Roberto Saviano abbia mai sentito la necessità di ringraziare il Comune di Verona per tale riconoscimento o abbia espresso la volontà di venire a ritirarlo»;
- «Nel giugno 2019, in occasione dello speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza da parte della Sea Watch 3, Roberto Saviano, anziché difendere i nostri militi, si permise di elogiare il comportamento del capitano Carola Rackete, che aveva messo a rischio la loro vita».
- «Roberto Saviano si è più volte scagliato contro l'ex -Ministro dell'Interno Matteo Salvini, con frasi calunniose ben poco rispettose nei confronti delle Istituzioni».
Tra i commenti alla vicenda, dopo quelli polemici di ieri da parte del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco e degli esponenti Pd a palazzo Barbieri, è giunto anche quello di Mao Valpiana del Movimento non Violento a Verona, il quale ha espresso così la sua originale posizione in merito: «Fu una sciocchezza concedergliela. È una cazzata toglierla. Saviano è un bravo divulgatore, condivido le sue battaglie civili. Ma la cittadinanza onoraria è un'altra cosa. Il Consiglio comunale - connclude Mao Valpiana - ha fatto un brutta figura nel dicembre 2008 (Sindaco Flavio Tosi, Presidente Pieralfonso Fratta Pasini), ne fa una pessima nel dicembre 2020 (Sindaco Federico Sboarina, Presidente Ciro Maschio)».