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Tolta cittadinanza onoraria a Poroschenko, dura replica: "Politici burattini di Putin"

"La decisione della maggioranza del Consiglio comunale di Verona - si legge nella nota dell'Ambasciata d'Ucraina in Italia - è un atto solo provocatorio, lontano dagli interessi dei cittadini veronesi e dai principi europei"

La revoca della cittadinanza onoraria al presidente ucraino Petro Poroschenko, decisa dal Comune di Verona, è per l'Ambasciata Ucraina «un atto provocatorio preparato ad arte dal regime del Cremlino ed eseguito da forze politiche locali che si prestano ad uno sporco gioco politico». Ad affermarlo in una nota, come riportato dall'Ansa, è direttamente l'Ambasciata d'Ucraina in Italia.

«Se alcuni politici vogliono essere i burattini di Putin, allora io non posso ostacolare di esserlo. La decisione della maggioranza del Consiglio comunale di Verona - aggiunge la nota - è un atto solo provocatorio, lontano dagli interessi dei cittadini veronesi e dai principi europei. Non è la prima volta negli ultimi anni, non appena l'Ucraina intraprende i passi importanti sulla via di riforme e sulla strada dell'integrazione europea - conclude l'Ambasciata - che riceviamo in risposta un bouquet di provocazioni preparate ad arte dal regime del Cremlino, ed eseguito da alcune forze politiche locali, strumento dello sporco gioco politico».

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