Dalla maratona per la Variante 29 alla Tari, il 2021 del consiglio comunale di Verona
Sono 14 i consiglieri che non hanno perso neanche una seduta, in un anno che ha visto comunque un'alta partecipazione, visto che si è raggiunta una media totale del 94%
Questa mattina, 27 dicembre, è stato illustrato dal presidente del consiglio comunale Leonardo Ferrari, dal vicepresidente vicario Paolo Rossi e dal vicepresidente Stefano Vallani il resoconto del lavoro svolto dal consiglio comunale di Verona nel 2021.
Il perdurare dell'emergenza sanitaria limita ancora le sedute in presenza e le commissioni si svolgono ancora tutte online, ma rispetto all'anno scorso attività ed impegni sono aumentati. Sono state 51 le sedute di consiglio, contro 31 del 2020. E le sedute delle commissioni consiliari sono state 346, a differenza delle 261 dell'anno precedente.
Sono inoltre 14 i consiglieri che non hanno perso nemmeno una seduta di consiglio, in un anno che ha visto comunque un'alta partecipazione, visto che si è raggiunta una media totale del 94%.
Scarica qui il resoconto dell'attività del consiglio comunale di Verona nel 2021
Tra i vari argomenti affrontati, il più emblematico è stato senza dubbio quello della Variante 29, che ha visto una vera e propria maratona dei consiglieri. Il consiglio comunale si è riunito 6 volte su questo tema, mentre 7 sono state le sedute della quarta commissione consiliare, per un totale di 13 sedute e 30 ore, con ben 820 tra emendamenti e ordini del giorno.
Sono invece 77 le delibere approvate da gennaio a dicembre. In aggiunta a quelle ordinarie, principalmente in materia di bilancio e urbanistica, sono una decina le delibere che hanno caratterizzato il 2021 molte delle quali per istituire novità assolute. Ci sono state l’approvazione del regolamento del verde pubblico privato, l’aumento di capitale di Veronafiere, il Piano per il contenimento del consumo di suolo. Per la prima volta è stata istituita anche la consulta comunale per l'agricoltura ed è stato modificato il regolamento per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche.
Anche la Tari è stata oggetto di seduta, con l'amministrazione comunale che non ha applicato aumenti permettendo a Verona di essere tra le dieci città d'Italia con la tassa sui rifiuti più bassa.
Riguardo all’avanzo di bilancio, dei 29 milioni di euro dell'avanzo del 2020, ben 21 sono stati destinati alla ripresa economica.
Oltre alle cittadinanze onorarie conferite, tra queste quella al Milite Ignoto, importante è stata la revoca del project financing di Amia. Importante l'iniziativa congiunta con i comuni di Sommacampagna e Villafranca per il progetto di collegamento ferroviario fra la stazione di Porta Nuova e l’aeroporto Valerio Catullo. È stata inoltre approvata la vendita di azioni della società controllata Veronamercato, così come il Paesc (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima).
(Aula del consiglio comunale di Verona)
«Nel 2021, nonostante le sedute del consiglio non ancora completamente in presenza e le commissioni online, la mole di lavoro è di gran lunga aumentata rispetto al 2020 - ha detto il presidente Ferrari - Ringrazio i consiglieri di maggioranza e minoranza perché abbiamo portato a casa risultati importanti per la città. Nonostante gli scontri, che sono normali in politica e in ogni aula consiliare, si sono sempre raggiunti gli obiettivi prefissati. Ci auguriamo di poter continuare con questa attività anche il prossimo anno, in modo da chiudere importanti progetti aperti che necessitano molto tempo per essere attuati».
«Non è stato semplice gestire l’aula visto che le sedute si sono tenute da remoto - ha affermato il vicepresidente vicario Rossi - Vanno però ringraziati tutti per aver fatto squadra e divulgato il nostro lavoro. Speriamo di tornare a "scontrarci" dal vivo, perché significherebbe un altro segnale di normalità facendo la politica che tutti amiamo».
«Abbiamo sempre cercato di garantire piena funzionalità al consiglio comunale con la corretta esecuzione e formalizzazione - ha aggiunto il vicepresidente Vallani - Questo è stato fatto grazie alla consapevolezza del ruolo che ognuno di noi ha, super partes alle funzioni politiche e di garanzia del buon funzionamento dell’organismo che rappresenta i cittadini e la città».