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Martedì, 16 Aprile 2024
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Concerto di Bocelli, gli organizzatori replicano: "Da Tosi solo falsità"

L'ex sindaco aveva lanciato serie accuse sulla mancanza di sicurezza durante l'evento di sabato in Arena. Gianmarco Mazzi, responsabile degli eventi extralirica di Fondazione Arena: "Tosi vuole intorbidire le acque"

Federico Sboarina, in qualità di presidente di Fondazione Arena, e Gianmarco Mazzi, come responsabile dell'extralirica, chiariscano.

Questo aveva chiesto ieri, 12 settembre, l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi dopo aver lanciato serie accuse sul concerto che Andrea Bocelli ha tenuto in Arena sabato 8 settembre. Accuse, ovviamente, non rivolte al tenore ma a chi ha organizzato l'evento. Per Tosi, l'organizzazione non era stata all'altezza sotto il profilo della sicurezza, poiché per far spazio a tutto il pubblico, alcuni spettatori erano stati sistemati lungo le vie di fuga. "In caso di pericolo ed evacuazione cosa sarebbe successo?", si è chiesto Tosi, che ha anche parlato di 400 biglietti omaggio regalati per il concerto. "Sboarina non aveva annunciato che avrebbe eliminato gli omaggi in Arena?", è la domanda retorica dell'ex sindaco.

Alla domanda di chiarimento pretesa da Flavio Tosi, qualcuno ha già risposto. Gianmarco Mazzi, responsabile degli eventi extralirica di Fondazione Arena ha snocciolato le cifre sui guadagni legati all'evento di Bocelli, 423mila euro più Iva, che sono serviti per pagare l'affitto dell'anfiteatro e i musicisti. "Al Comune invece sono andati, senza trattamenti privilegiati per l'organizzatore, i canoni per l'affitto della Gran Guardia - ha spiegato Mazzi - Inoltre, a favore della Fondazione c’è anche il 10% di royalties, per sempre, sulla commercializzazione internazionale dell'evento". Mazzi ha poi aggiunto che la gestione delle prevendite e degli omaggi è stata interamente curata dall'organizzatore, la Delamaison Production, dunque non è imputabile alcuna responsabilità all'attuale amministrazione comunale.

L'amministrazione Sboarina sta facendo esattamente ciò che aveva detto - ha concluso Mazzi - e cioè far vendere in via prioritaria i 132 biglietti che per ogni serata di extralirica spetterebbero al Comune e versare il ricavato al capitolo "Nuove povertà". Fondi regolarmente fin qui incassati dal Comune, mentre quelli della "Notte di Bocelli" sono stati devoluti allo scopo benefico della serata. Da parte del consigliere Tosi c'è evidentemente la sola volontà di intorbidire le acque, probabilmente per cercare di offuscare un autentico successo per la città di Verona e per far dimenticare che si sta facendo ciò che a lui non è riuscito: mettere a reddito l'Arena ed abolire le regalie degli omaggi, di cui si avvantaggiavano solo alcuni.

Non è stata direttamente chiamata in causa da nessuno, ma è parte in causa suo malgrado in questa polemica politica locale, la Delamaison Production, azienda che ha prodotto e organizzato "La Notte di Andrea Bocelli".

Non corrisponde al vero quanto affermato da Flavio Tosi sulle uscite di sicurezza occupate e le via di fuga bloccate - rettifica Delamaison Production - Il servizio di sicurezza ha mantenuto le uscite libere da persone e cose, così come imposto dalla legge. La costante collaborazione con gli enti preposti al controllo della pubblica sicurezza ci ha permesso di monitorare la situazione in modo puntuale. A riprova di tale circostanza, il deflusso degli spettatori a fine concerto è avvenuto regolarmente e velocemente, senza incidente alcuno. Parimenti, risulta gravemente inveritiera l'affermazione del signor Tosi secondo il quale "il palco è stato ingrandito e questo ha ridotto la capienza dell'anfiteatro, eppure sono stati venduti lo stesso numero di biglietti di una capienza normale". Il numero dei biglietti emessi era significativamente inferiore alla capienza espressamente autorizzata.

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