Regione alla Lega, Gentilini: Partita aperta
Il sindaco sceriffo riapre la partita in favore del Pdl, ma Bossi ha gi deciso
“Al momento sulle candidature per il centrodestra alla presidenza della Regione Veneto nulla é stato ancora deciso". Gentilini va controcorrente, perchè proprio stamattina lo stesso Senatur ha dichiarato: “Per adesso abbiamo solo il Veneto". “Alla Lega - ha aggiunto il ministro Roberto Calderoli - spetta o la Lombardia, che ha circa 9 milioni di abitanti, o il Veneto ed il Piemonte, che come numero di abitanti arriva vicino alla Lombardia”. Sembra scontato, quindi. Ma fino a una settimana fa sembrava che fosse scontata anche la canditatura della Lega in Piemonte, mentre anche lì i giochi si sono riaperti. Insomma se i conti sembravano semplici, in realtà le cose sono più complicate: “Tutti i giochi sono ancora da fare - ha chiosato Gentilini - perché ci sono troppe cose ancora da affrontare all'interno della maggioranza di governo, e quindi nel centrodestra". Gentilini rilancia, quindi, il dubbio che da settimane hanno gli esponenti del Pdl veneto. C’è un sacco di confusione anche sul candidato, sempre che la scelta ricada sulla Lega. Per l’ex sindaco di Treviso le porte sarebbero ancora aperte sia per Tosi che per Zaia, aggiungendo pure Manzato, l’attuale vicegovernatore. Bossi non ha ancora confermato Zaia: “Per ora sappiamo solo di avere questa Regione, sono i giornalisti che fanno solo casino”. Tutto sembra quindi essere tornato in alto mare. Anche se Matteo Bragantini, segretario provinciale leghista, non ha dubbi: “Io non commento le parole di Gentilini. Per me vale quello che ha sempre detto Bossi, e cioè che il Veneto è della Lega”.