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Le reazioni al voto. Tosi: "Occasione persa". Zaia: "Risultato strepitoso"

Con la fine del governo Renzi, si spegne definitivamente la speranza di un terzo mandato per il sindaco di Verona. E il presidente regionale chiede elezioni subito

Referendum, il giorno dopo cominciano a parlare i vincitori e gli sconfitti veneti e veronesi.

Sconfitto il sindaco di Verona Flavio Tosi. Ha fatto campagna referendaria per il Sì, arrivando anche a fare volantinaggio alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. Con un tweet Tosi ha commentato: "Temiamo le conseguenze per l'economia, le nostre imprese. La maggioranza giustamente vince, ma non è detto abbia sempre ragione, Brexit docet". 

Una sconfitta del Sì che avrà anche una ripercussione diretta per Tosi, che sperava di ottenere il lasciapassare per un terzo mandato, diventata ora ipotesi impossibile con la fine del governo Renzi. "Da uomo di centrodestra, complimenti a Renzi per la dignità e la coerenza, merce rara in politica. Noi abbiamo perso l'occasione per cambiare", scritto ancora Tosi in un tweet.

Tra i vincitori, il M5S. La deputata veronese Francesca Businarolo si è limitata a scrivere "Ciaone" alla notizia delle dimissioni del premier. Mattia Fantinati, altro pentastellato veronese, ha invece esultato per la vittoria del No: "Abbiamo vinto ma soprattutto hanno vinto i cittadini! Grazie a tutti. Siete fantastici".

Forte opposizione alla riforma bocciata dagli elettori anche della Lega Nord che ha brindato anche alle dimissioni di Renzi. "Un risultato strepitoso - ha scritto il presidente della regione Veneto Luca Zaia - Vista la straordinaria partecipazione degli elettori, una nuova, grande lezione di democrazia è venuta dal Veneto. È la fine del Grande Fratello, i cittadini dimostrano autonomia nell'ascoltare e poi decidere. La grande affluenza e il risultato sono la dimostrazione che la stabilità tanto decantata i cittadini la considerano tale soltanto se passerà attraverso una vera tornata elettorale. Con le annunciate dimissioni di Renzi e il voto si avrà finalmente un governo democraticamente eletto, ovvero un presidente del consiglio eletto e non nominato, come non accade in questo paese dal maggio 2008. Visto il risultato del Veneto, è inoltre di tutta evidenza che le visite di Renzi e le regalìe preelettorali non sono servite a nulla. Tantomeno sono serviti i patrocìni del mondo associativo che porta a casa una sonora bocciatura proprio dal suo popolo, dai suoi associati".

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