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Il Governo depenna Ca' del Bue dalle opere strategiche. Tosi: "Meglio per noi"

Per in Sindaco di Verona è un vantaggio, visto che l'impianto era stato imposto dalla Regione. Regione che ora si schiera per il no agli inceneritori, come il Movimento 5 Stelle in Comune

Sono tutto sommato positive le reazioni alla notizia che l'impianto di Ca' del Bue è stato tolto da Roma dalla lista delle opere strategiche per lo smaltimento dei rifiuti. Le riporta il Corriere del Veneto: per il Sindaco di Verona Tosi, non avere l'impianto è solo un vantaggio. Il primo cittadino ha dichiarato che l'opera era stata imposta dalla Regione, che ora dovrà rimangiarsi tutte le sue decisioni e che, secondo Tosi, se la dovrà vedere anche con Urbaser, la ditta spagnola che doveva realizzare l'inceneritore. Flavio Tosi è molto più interessato al futuro di Ca' del Bue e per questo si prenderà del tempo per studiare i dettagli.

Dalla Regione, ribadisce il suo no all'inceneritore l'assessore all'Ambiente Gianpaolo Bottacin. Ed è in arrivo una mozione, annunciata dal consigliere regionale veronese Alessandro Montagnoli, per non attivare nuovi inceneritori.

E ha esultato alla notizia il Movimento 5 Stelle. Il capogruppo in Comune Gianni Benciolini ha ricordato che sono stati proprio i grillini a sollevare la vicenda dell'attivazione di 10 nuovi inceneritori in tutta Italia. E a Ca' del Bue, secondo Benciolini, gli impianti di separazione meccanica erano obsoleti e inefficenti. Per il M5S, la soluzione è quella di trasformare il sito in un centro di smaltimento a freddo, liquidando Urbaser.

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