Il presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Verona, Giovanni Battista Alberti, e il presidente dell'Ordine degli avvocati di Verona, Bruno Piazzola, hanno inviato stamattina ai parlamentari veronesi un appello perchè la sezione distaccata del tribunale di Legnago non venga soppressa e successivamente accorpata al tribunale di Rovigo.

Il documento è corredato da una relazione del presidente del tribunale di Verona, Gianfranco Gilardi; da una relazione del sostituto procuratore della Repubblica di Verona, Maria Federica Ormanni; da una nota del presidente della sottosezione ANM di Rovigo, Carlo Negri.  Il testo è stato controfirmato dai sindaci di 21 Comuni veronesi: Sorgà, Salizzole, Legnago, Terrazzo, Trevenzuolo, Bovolone, Boschi Sant'Anna, Angiari, Isola della Scala, Roverchiara, Villabartolomea, Casaleone, Oppeano, Castagnaro, Concamarise, Bevilacqua, Erbè, Sanguinetto, Nogara, San Pietro di Morubio, Vigasio.     

Per i presidenti Miozzi, Alberti e Piazzola il provvedimento del Governo “si pone in contrasto con le linee guida della legge delega 148 del 2011 che ha rivisitato le circoscrizioni giudiziarie per gli effetti pesantemente negativi sull'efficienza e produttività del servizio giustizia ed anche per l'insussistenza di risparmi destinati a creare efficienza nei servizi.”

I tre presidenti e i 21 sindaci chiedono, pertanto, ai parlamentari veronesi che si adoperino “perchè il provvedimento venga modificato in quanto la sezione distaccata di Legnago supera per popolazione (160 mila abitanti) e per numero di procedimenti (1500 cause civili e 300 cause penali l'anno) i parametri individuati dalla commissione ministeriale.”