rotate-mobile
Politica Lungadige Pasetto

Protesta dei profughi, scattano le denunce. Pd: "Politica europea disunita"

I rifugiati eritrei protagonisti della protesta di martedì sono stati identificati e segnalati all'autorità giudiziaria. Intanto Partito Democratico e Movimento 5 Stelle analizzano la situazione

Il blocco stradale compiuto dai rifugiati eritrei è condannabile in quanto colpisce la comunità ospitante ma è anche controproducente perché, come attestano le prime reazioni politiche, dà fiato alle trombe della propaganda che continua ad additare il problema senza indicare alcuna soluzione praticabile.
Fatti come questi ci fanno toccare con mano le conseguenze negative di una politica europea troppo disunita sulla questione delle migrazioni epocali che il mondo sta vivendo, ma che alcuni vorrebbero vedere ancora più divisa.
Detto questo, sta alla Prefettura decidere se ai protagonisti di questa azione dovrà essere revocato il programma di accoglienza. In ogni caso, la logica repressiva da più parti invocata come la panacea di ogni tensione e problema non potrà soddisfare i bisogni e le necessità che questi fatti attestano ed amplificano.
Quanto accaduto dovrebbe invece indurre a verificare la capacità del sistema di accoglienza di monitorare le dinamiche che si sviluppano in realtà come quelle di Costagrande dove convivono diverse etnie con problematiche di svariata natura, al fine di incanalare gli inevitabili disagi e le inevitabili tensioni sui binari corretti del dialogo. Auspichiamo pertanto che la Prefettura attivi un puntuale monitoraggio periodico delle diverse realtà presenti sul territorio avendo come interlocutore le cooperative e le società che, avendo stipulato contratti o vinto bandi, sono chiamate a rapportarsi con le problematiche emergenti al fine di prevenire disagi e malesseri.

Queste le considerazioni dei consiglieri comunali del Pd Luigi Ugoli e Eugenio Bertolotti sulla manifestazione andata in scena martedì nella zona di lungadige Pasetto e Porta Vittoria. Protagonisti della vicenda una trentina di profughi eritrei che chiedevano di essere ricollocati in altri stati europei e di abbandondare le strutture di accoglienza che li ospitano da mesi: una richiesta sulla quale le autorità veronesi e italiane non hanno voce in capitolo, dal momento che la parola spetta all'Unione Europea, così come è stato spiegato ai rappresentanti dei migranti che hanno incontrato il Capo di Gabinetto Alessandro Tortorella. Intanto i manifestanti sono stati tutti identificati e segnalati all'autorità giudiziaria: denunciati per blocco stradale, interruzione di pubblico servizio e manifestazione non preavvisata, ora la loro situazione è nelle mani della magistratura. 
Sulla vicenda è intervenuto anche l'Onorevole del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati, che indica nell'assenza di lavoro il vero ostacolo alla piena integrazione. 

Una situazione drammatica che peggiora di giorno in giorno, basti ricordare quanto sta succedendo in alcune zone siciliane o a Torino. Senza dimenticare che anche nel veronese proseguono le proteste dei cittadini. Purtroppo finché non ci sarà la garanzia di un lavoro difficilmente potrà sussistere una normale convivenza ed una integrazione tra uomini. Non possiamo negare l’evidenza perché oggi purtroppo l’Italia, per come è stata e continua ad essere governata, vede la risoluzione di questa problematica attuale, sempre più lontana. Per questo il Movimento sostiene apertamente che chi ha diritto di essere rifugiato dovrebbe essere poi integrato ed inserito in tutti gli stati europei e chi non dovesse avere tale diritto, dovrà invece immediatamente essere rimpatriato. Discorso ribadito anche a Matrix dal collega Di Battista. Questo governo ha fallito anche sotto questo aspetto, lucrando sull’immigrazione clandestina; l’Europa tutta ha fallito. Occorrono linee politiche serie immediate per non vedere, ora dopo ora, la situazione degenerare sempre di più.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Protesta dei profughi, scattano le denunce. Pd: "Politica europea disunita"

VeronaSera è in caricamento