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La proposta in Consiglio di Pasetto: ospedali aperti agli animali da compagnia

La proposta di Giorgio Pasetto, consigliere comunale a Verona nella lista Civica per Verona Tosi Sindaco, è molto chiara: si trattrebbe di consentire l'accesso negli ospedali, solo in alcuni reparti, agli animali domestici che potrebbero portare sollievo ai pazienti lungodegenti

Il consigliere comunale della lista Civica per Verona Tosi Sindaco, Giorgio Pasetto ha avanzato ufficialmente la proposta di consentire la presenza degli animali domestici all'interno degli ospedali, al fianco dei malati lungodegenti. Si tratterebbe di un provvedimento volto a preservare e migliorare le condizioni di vita di quelle persone che soffrono di patologie talvolta molto gravi, e che potrebbero secondo il consigliere Pasetto, laureato in Scienze Motorie, trarre giovamento dalla vicinanza del loro amico a quattro zampe.

In merito è stato presentato un ordine del giorno, da sottopporre all'attenzione degli altri membri del Consiglio comunale di Palazzo Barbieri, all'interno del quale si legge che una simile decisione non sarebbe altro che "un gesto di civiltà e attenzione", nonché  "il riconoscimento all'animale d'affezione" di essere "parte integrante della vita delle persone e della famiglia". Il consigliere Pasetto ha inoltre diffuso sulla questione un comunicato che riportiamo di seguito:

Cani e gatti sono compagni di vita capaci di influire sul benessere psicofisico di chi è malato. Non possiamo negare che la presenza di un animale da compagnia possa offrire un’ulteriore opportunità di portare sollievo a pazienti affezionati al proprio amico a quattro zampe, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate di una malattia.

Invito quindi la giunta comunale a promuovere, presso il Consiglio Regionale Veneto, un ordine del giorno che legittimi l’apertura di ospedali e cliniche private agli animali domestici dei pazienti. La mia è una proposta che si potrebbe concretizzare previa valutazione dei medici sulle condizioni dell’eventuale paziente e ascoltando anche le necessità delle persone ricoverate nella stessa stanza, se presenti.

Altrettanto ovvio è impedire a cani e gatti l’accesso ad alcuni reparti, come unità di terapia intensiva, chirurgia d’urgenza e traumatologia d’urgenza e altre zone dove, per ovvie ragioni, non sarebbe opportuna la presenza di un animale.

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