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Project Financing per l'Ex Arsenale: è polemica sul contributo pubblico

È scontro aperto tra il Pd locale e il Sindaco scaligero sul tema Project Financing. Elisa La Paglia : “Tosi non ha capito che all’Arsenale sarebbero i privati ad essere in affitto dal Comune, non il contrario"

Il Sindaco Flavio Tosi ha fatto appello al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio perché venga modificato il nuovo Codice degli Appalti che pone il limite del 30 per cento al contributo pubblico in caso di project financing. Un simile vincolo sarebbe infatti un grosso problema a Verona, pensando ad esempio all'intervento di riqualificazione pensato per l'area dell'Ex Arsenale. Ma in merito non si è fatta attendere la dura replica da parte del Partio Democratico locale.

“Dopo aver sbandierato per anni che i privati avrebbero risolto i problemi dell’Arsenale, ora Tosi vorrebbe raccontarci che l’operazione non è più realizzabile perché lo strumento del project sarebbe inadeguato. Ma, come spesso accade, l’inadeguatezza non sta tanto nel martello ma in chi lo impugna”. Così si esprime in una nota il capogruppo Pd Michele Bertucco che poi proesegue: “Al Sindaco basterebbe rileggersi le avvertenza della Corte dei Conti e dell’Autorità Anticorruzione sul traforo delle Torricelle per capire che un progetto che prevede un significativo apporto di denaro pubblico non è più un project finacing ma diventa un qualcosa di profondamente squilibrato poiché vede il pubblico metterci i soldi e il privato guadagnare sfruttando le concessioni. La richiesta al Ministro è dunque ridondate e perfettamente inutile, figlia di una politica che in Veneto come altrove ha già fatto danni a non finire per le casse pubbliche”.

Anche la consigliera del Partito Democratico Elisa La Paglia incalza il primo cittadino scaligero: “Tosi non ha capito che all’Arsenale sarebbero i privati ad essere in affitto dal Comune, non il contrario. Anche risolvendo la questione degli spazi museali e della scuola, la redditività dell’operazione per il privato sarebbe tale da superare in ogni caso le proporzioni indicate dalla normativa a discapito del pubblico. L’errore di base è stato il rifiuto del Sindaco di discutere delle possibili destinazioni d’uso e delle alternative al project financing. Noi continueremo a battere questa strada insieme ai cittadini, poiché restiamo convinti che all’Arsenale debba andare il Museo di Scienze Naturali, non un suo semplice deposito, e che i fondi europei, unitamente al capitale già in possesso dal Comune, possano riequilibrare il rapporto pubblico-privato. Pur di non dialogare con il Pd locale il Sindaco ha sbagliato anche la domanda al Cipe chiedendo una cosa non finanziabile”.

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