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Politica Borgo Trento / Piazza Arsenale

Sul project Arsenale interviene l'ex assessore Bozza: "Assurdo bloccare tutto"

Nelle scorse ore il nuovo sindaco ha confermato la volontà di fermare il progetto di riqualificazione dell'ex Arsenale, ma a rispondergli è il consigliere comunale della Lista Tosi Alberto Bozza: "Vuole far fare un salto indietro di oltre dieci anni a Verona"

Lo si sapeva fin dall'inizio che quello dell'ex Arsenale asburgico sarebbe stato uno dei principali terreni di battaglia tra la nuova maggioranza in Consiglio comunale e quella che fu l'amministrazione Tosi, oggi seduta tra i banchi dell'opposizione. Così dopo la riconferma delle ultime ore da parte del sindaco Federico Sboarina della solida volontà di interrompere l'iter avviato, bloccando il project financing di Italiana Costruzioni anche a costo di eventuale penale danarosa, sul tema è tornato ad esprimersi l'ex assessore Alberto Bozza oggi consigliere eletto per la LIsta Tosi.

Bozza in un lungo post su Facebook, contrassegnato anche dalle firme autorevoli di Flavio Tosi, Anna Leso e Patrizia Bisinella, non usa mezzi termini nel contestare la ribadita poszione politica del nuovo sindaco di Verona: "Anche oggi si torna a parlare del progetto dell'Arsenale e ancora una volta purtroppo il sindaco esprime la volontà di voler cancellare il progetto, frutto di anni di lavoro e unica soluzione che riteniamo sia realmente praticabile per ridare alla città e ai veronesi uno straordinario pezzo di Verona".

Ad essere contestate da parte dell'ex assessore comunale, sono le motivazioni, giudicate pretestuose, addotte dalla nuova amministrazione per giustificare la propria scelta: "Ancora una volta si sceglie di cancellare con un colpo di spugna al solo fine di stoppare ciò che ha fatto la precedente amministrazione. Si è parlato a vanvera di progetto "squalificante", di centro commerciale, di privatizzazione...insomma una serie di spot che non coincidono con il reale progetto proposto".

Al centro della polemica ovviamente anche la questione delle "penali" che il Comune si potrebbe trovare a dover pagare, nel caso venisse meno agli impegni fin qui presi, considerando lo stato già decisamente avanzato dell'iter amministrativo: "I tempi tra l'altro per revocare tutto, per fare la variazione di bilancio ed impegnare i 14 milioni di euro entro fine anno, togliendoli dal project, è un azzardo troppo rischioso che impedirebbe di poter utilizzare quei soldi. Senza considerare il rischio di pagare penali onerose, di esporre le casse comunali ad esborsi e risarcimenti milionari che pagherebbero i veronesi, con anni di contenziosi in ogni sede".

Ma al fondo di tutto resta evidentemente il disaccordo sul progetto, valutato positivamente da Bozza e da chi come lui si è battuto per portarlo avanti negli scorsi anni, e invece giudicato come inaccettabile e squalificante del patrimonio culturale che l'ex Arsenale rappresenta da parte del nuovo sindaco Sboarina e di chi lo sostiene. "È dal 2002 che dalla Circoscrizione 2 fino alla giunta mi batto per recuperare l'Arsenale, per dare un senso a quel meraviglioso, ma oggi degradato e abbandonato contenitore, - spiega il consigliere comunale Alberto Bozza - per restituire dignità a Borgo Trento e alla città, per ricavare da questo conteso spazi a servizio dei cittadini del quartiere oggi assenti (parlo di spazi per anziani, per i bambini, per gli eventi ed iniziative organizzate dalle associazioni del territorio), certo anche con qualche punto di commerciale per evitare che alla sera cali il buio ed il silenzio e che possa essere un posto da vivere e condividere in un equilibrio di orari ed attività consone al contesto".

Di qui allora la promessa conclusiva di Bozza che suona sì come un impegno politico, ma anche come un grido di battaglia in grado di chiamare a raccolta altre forze d'opposizione (ma quali? considerando che il Pd si è sempre opposto al project): "Mi impegnerò e ci uniremo per far si che questo "sogno" ormai ad un passo per essere realizzato non venga cancellato da chi vuole far fare un salto indietro di oltre dieci anni a Verona...questo sì è un impegno per il quale mi auguro si possano unire molti altri".

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