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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Quinzano / Piazza Angelo Righetti

Polemiche in 2° Circoscrizione: «Ma quale strappo?». E lunedì ripartono i lavori

Botta e risposta tra minoranza e maggioranza, dopo che i primi hanno fatto mancare il numero legale e bloccato i lavori del Parlamentino. Secche le repliche del gruppo guidato dalla presidente Dalle Pezze e il 30 gennaio il consiglio torna a riunirsi

Situazione infuocata nel Parlamentino della 2a Circoscrizione di Verona. Nei giorni scorsi, con un comunicato, i consiglieri di minoranza (Forza Italia-Lista Tosi, Fratelli D'Italia, Verona Domani, Fare e Lega) avevano parlato di uno "strappo" per essere «stati esclusi da ogni decisione dalla presidente Elisa Dalle Pezze, nonostante la dimostrazione in questi mesi di un'opposizione costruttiva e aperta al dialogo», giustificando così la decisione di abbandonare l'aula e far mancare così il numero legale. A questi aveva risposto la stessa Dalle Pezze, che ha apertamente contestato tale motivazione: «Hanno preferito la polemica al confronto».

Al centro della discussione ci sarebbe l'interrogazione presentata dall'opposizione sulla viabilità di Via Are Zovo a Quinzano, sulla quale si sono espresse poi anche le altre forze di maggioranza (Damiano Tommasi Sindaco, Traguardi e Partito Democratico), che difendono l'operato della presidente Dalle Pezze. 
«Ma quale strappo in Circoscrizione 2a? - incalzano dalla maggioranza - L’uscita dei consiglieri di minoranza, al di là delle giustificazioni fornite nel comunicato stampa, non è avvenuta a seguito di un presunto atteggiamento ostruzionistico della maggioranza e in particolare della Presidente Dalle Pezze sull’interrogazione presentata dalla Lista Tosi sui problemi di viabilità di via Are Zovo nel territorio di Quinzano.
La Presidente ha fornito le dovute spiegazioni sulla questione precisando gli interventi sollecitati per impedire il transito di mezzi non autorizzati (compreso il coinvolgimento della Polizia Locale). Argomentazioni che sono state ben comprese e apprezzate dai cittadini presenti al Consiglio di martedì tanto da non sollevare alcuna critica sul punto. La minoranza del centrodestra ha fornito una versione parziale di quanto successo giovedì sera mancando di precisare che la decisione di far mancare il numero legale è stata presa subito prima del punto dell’ordine del giorno che riguardava la proposta di realizzazione della ciclabile tra Parona e Ponte Garibaldi e non all’esito della discussione sulla viabilità di via Are Zovo.
Un atteggiamento incomprensibile che ha impedito al Consiglio di esprimersi a favore di progetti di assoluta importanza e rilevanza per i cittadini della seconda circoscrizione; progetti rispetto ai quali gli esponenti del centro destra avevano ed hanno piena conoscenza grazie al lavoro encomiabile delle commissioni consiliari: in particolare la mancanza del numero legale non ha consentito l’approvazione di progetti rivolti e condivisi con le scuole su educazione ambientale, alla cittadinanza attiva, incontri formativi per i genitori e iniziative di animazione territoriale; così come proposte di sensibilizzazione alla prevenzione e alla salute o iniziative di ascolto telefonico per persone in situazioni di fragilità. Il tutto sarà nuovamente esaminato in un consiglio di circoscrizione convocato in seduta straordinaria per lunedì 30 gennaio.
In questi primi mesi la maggioranza si è sempre dimostrata collaborativa con la minoranza al fine di fornire il migliore servizio possibile alla comunità della seconda circoscrizione ascoltando e rendendo patrimonio comune i suggerimenti e le proposte provenienti dalle minoranze. Sorprende, pertanto, la condotta tenuta all’ultima seduta dal centrodestra forse dovuta più a personalismi che ad un reale e proficuo contributo alla collettività. Parafrasando una celebre frase di Calamandrei, per far funzionare un consiglio di circoscrizione bisogna essere in due, una maggioranza e un’opposizione».
Con l'inizio della prossima settimana dunque ripartono i lavori del Parlamentino, in un clima che al momento non ha forse nulla di sereno. 
 

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