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Tosi: «Poca trasparenza nelle società controllate dal Comune. Andremo in Procura»

L'ex sindaco da mesi chiede legittimamente alcune informazioni che però gli vengono negate. Mentre il consigliere comunale Bertucco, per aggirare l'ostacolo, prova la via dell'interrogazione in consiglio comunale

Poca trasparenza tra le aziende controllate dal Comune di Verona. Lo denunciano due consiglieri comunali di opposizione che vorrebbero ottenere informazioni ritenute di rilevanza pubblica e avrebbero tutto il diritto di ottenerle, ma finora le loro richieste non sono state soddisfatte.

Uno di questi consiglieri è l'ex sindaco Flavio Tosi, che ha dichiarato di volersi rivolgere alla Procura e all'Anac (autorità anti-corruzione) perché da circa due mesi si vede respingere tre legittime richieste di accesso agli atti del Comune. «Quando ci sono i soldi dei veronesi in ballo non si scherza», ha scritto Tosi, che vuole sapere «quanto guadagnano, presidente, amministratore delegato e cda della nuova Agsm? Qual è il nuovo piano industriale di Amt e quindi quali sono i tempi e le cifre del filobus? Quanto sta costando la guerra tra Agsm e la controllata Serit, che è in grave crisi a causa delle mancate decisioni di Palazzo Barbieri e rischia di depauperare il patrimonio della città? Tutte e tre le richieste ci sono state negate! È questa la trasparenza del sindaco Federico Sboarina con i soldi dei veronesi?»

L'altro consigliere è Michele Bertucco, il quale ha intuito che presentare una domanda di accesso agli atti potrebbe essere una perdita di tempo. Per questo ha presentato un'interrogazione in consiglio comunale per avere informazioni su presunte assunzioni di ex amministratori pubblici. «Chiedo di sapere - scrive Bertucco - se corrisponde al vero che l'ex vice presidente di Agsm Mirco Caliari sia stato assunto come dirigente nella società Agsm-Aim o in una sua partecipata; se corrisponde al vero che l'ex consigliere di amministrazione di Agsm Enrico De Santis sia stato assunto come dirigente nella società Agsm-Aim o in una sua partecipata; se corrisponde al vero che l'ex consigliere provinciale Mattia Galbero sia stato assunto nella società Agsm-Aim o in una sua partecipata; se corrisponde al vero che la vicepresidente di Agsm Lighting Martina Rigo sia stata assunta in Serit, società partecipata del gruppo Agsm-Aim. Per tutte queste nuove presunte posizioni, chiedo di conoscere ruolo e retribuzione prevista. Sarebbe incredibile scoprire che il nuovo gruppo Agsm-Aim nella selezione del management stia operando secondo le più vecchie e deleterie logiche di cordata e vicinanza politica imbarcando ceto politico, ex amministratori pubblici o comunque nominati della politica».

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