Pisapia, che figura sui Rom attacca Tosi ma fa una gaffe

Botta e risposta senza esclusione di colpi in questi giorni tra il sindaco scaligero Flavio Tosi e il candidato del centrosinistra alla poltrona di palazzo Marino Giuseppe Pisapia. Ma le carte parlano chiaro. E danno ragione al primo cittadino veronese. Il 21 maggio le agenzie battono una dichiarazione di Pisapia: "Forse la Lega si è dimenticata: l'autocostruzione (presente nel suo programma elettorale, ndr) è cofinanziata dal Governo in carica e viene già attuata anche a Verona dal sindaco Tosi". A palazzo Barbieri non digeriscono questa frecciata, e contrattaccano: "Qui non esiste l'autocostruzione di case per i Rom, nè come realtà, nè come progetto - dichiara il primo cittadino scaligero - Forse Pisapia è un po' confuso e scambia le sue intenzioni per le mie oppure spaccia volutamente patacche politiche".

In verità il candidato sindaco milanese non è confuso, semplicemente è male informato. Le sue dichiarazioni si basano su tre delibere, due della Giunta scaligera e una del Consiglio comunale, di circa un anno fa in cui si parla di "lavori di riqualificazione delle aree di sosta e gestione degli insediamenti della popolazione itinerante nelle aree di strada La Rizza e piazzale Atleti Azzurri d'Italia". E' vero. Sono stati stanziati un milione e duecentomila euro, provenienti dalla presidenza del Consiglio, per mettere in sicurezza il campo nomadi di Forte Azzano e l'area di sosta dedicata a qualche decina di giostrai Sinti in un piazzale vicino allo stadio. E' stata migliorata l'illuminazione, è stato consolidato il sistema fognario, si è messo ordine agli insediamenti ed è stata posizionata una sbarra all'ingresso. Il Comune non ha messo un euro.

Con autocostruzione, invece, si intende che l'amministrazione comunale individua un'area di sua proprietà o del demanio in cui poter "ristrutturare cascine diroccate o costruire di palazzine - recita una nota di Giuliano Pisapia - ma sempre nel rispetto delle regole urbanistiche e dell'esigenze dei cittadini residenti in zona". Niente di tutto ciò è stato fatto a Verona.