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Ex Manifattura Tabacchi, corsia preferenziale per il piano di riqualificazione

Con la procedura di riconoscimento della valenza turistica di interesse regionale, si risparmierebbero i passaggi in commissione e in consiglio comunale. Critico Michele Bertucco

Risparmiare un anno di burocrazia per far partire i lavori prima del 2020, anno stimato per l'apertura dei cantieri. È questo l'obiettivo della procedura di riconoscimento della valenza turistica di interesse regionale del piano di riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi in Zai a Verona. Se la procedura, benedetta dalla giunta comunale scaligera, dovesse andare a buon fine, il piano non dovrebbe più passare per l'approvazione della commissione e del consiglio comunale, ma tutto sarebbe dato in mano alla Regione.
L'ipotesi è però criticata dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco: «Potrebbe servire ad aggirare le previsioni della scheda norma del Piano degli Interventi che prescrive di mantenere a verde il 50% della superficie».

Il Comune smentisce se stesso - conclude Bertucco - Nella proposta di verde pubblico non si parla proprio. Intanto, su una superficie complessiva di 31.500 metri quadrati, le previsioni di edificazione sono passate da 29mila a 34mila metri quadrati.
Inoltre, c'è la questione della richiesta di parcheggio interrato o seminterrato di 22.500 metri quadrati che renderebbe possibile solo verde pensile. Di quali azioni strategiche stiamo dunque parlando? Io vedo solo furberie destinate a congestionare ulteriormente una zona della città già gravata da un numero spropositato di attrattori di traffico. È il solito Comune prono alle richieste dei privati che non fa alcuna programmazione urbanistica ma gestisce i quartieri della città come farebbe qualsiasi consorzio, piazzandoli al miglior offerente.

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