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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Piano esuberi in Agsm, per il sindaco è tutto falso: «Vergognoso speculare sui lavoratori»

«È a dir poco vergognoso che qualcuno si presti a un comportamento così basso, ha dichiarato Federico Sboarina - facendo speculazione politica sulla pelle dei lavoratori»

In merito al documento affisso martedì sera nella bacheca sindacale di Agsm su presunti esuberi aziendali, già nella giornata di mercoledì era arrivata la smentita ufficiale da parte della società di consulenza PwC, la quale si era dichiarata «completamente estranea ai fatti e in alcun modo responsabile in merito ai contenuti e all’autenticità della documentazione affissa».

La smentita sull’autenticità del documento attribuito a Pwc è stata fatta inoltre giovedì mattina anche dal sindaco scaligero Federico Sboarina, il quale ha peraltro mostrato le carte ufficiali. Restano, tuttavia, ancora da individuare i responsabili, verso i quali è stato annuncato che verrà eventualmente depositato un esposto agli uffici giudiziari, dopo la verifica interna in Agsm ordinata ieri mattina dal Comune.

«È a dir poco vergognoso che qualcuno si presti a un comportamento così basso, facendo speculazione politica sulla pelle dei lavoratori. - ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina - Non c’è termine adeguato per qualificare chi confeziona o si presta a divulgare falsità, come ha certificato nero su bianco la stessa società di consulenza. Speculare politicamente su lavoratori onesti e sulle loro famiglie è un atto talmente vile che merita solo di essere perseguito. Ho già disposto l’indagine interna in azienda per accertare le responsabilità e fare le conseguenti segnalazioni agli uffici giudiziari».

Sono parole nette quelle del sindaco di Verona, tese a bollare come «falso il documento fatto circolare e falsa la notizia degli esuberi di personale». Ammesso anche che il documento circolato nelle scorse ore sia un falso degno della donazione di Costantino, non tutti i problemi son di per sé risolti. Resta infatti da appurare almeno una cosa: cui prodest?  Dando per assodato che non si è trattato di uno scherzo di carnevale fuori tempo massimo, il documento che ha scosso la più importante azienda partecipata di Verona e i suoi lavoratori, nel giorno stesso dell'insediamento del nuovo presidente, resta un "fatto politico" di enorme importanza. A chi giova destabilizzare Agsm, a chi giova creare scompiglio in un'amministrazione comunale che, proprio in relazione a tale azienda partecipata, ha già dovuto affrontare un mezzo terremoto con la crisi dell'era Michele Croce?

Il sindaco di Verona dal canto suo si è limitato a definire «intollerabile che vigliaccamente si stia cercando di minare il nuovo corso aziendale. In Agsm infatti le cose stanno cambiando, - ha quindi specificato Sboarina - c’è l’impegno di tutti per far si che l’azienda possa finalmente crescere dopo anni in cui è rimasta ferma. Questa è l’unica condizione che serve per mettere al sicuro i posti di lavoro». Il primo cittadino scaligero ha quindi affrontato il tema della possibile fusione con altre grandi partecipate come Aim: «La volontà è quella di crescere, in quest’ottica si inserisce sia il progetto di fusione tra Agsm e la vicentina Aim, sia la partecipazione al bando Ascopiave in collaborazione con la società milanese A2A. Ma, in entrambi i casi, due punti restano fermi nel modo più assoluto: il legame dell’azienda con il territorio e la tutela dei posti di lavoro. Agsm è troppo importante per la nostra città, - ha aggiunto Sboarina - tra l’altro in un momento così delicato per il suo futuro, in cui bisogna lavorare serenamente. Creare falsi allarmi e preoccupazioni, che assolutamente non esistono, è inaccettabile».

Nel pomeriggio si è quindi svolto l’incontro del primo cittadino con i sindacati di Agsm, nel corso del quale Federico Sboarina ha voluto «ribadire nel modo più assoluto che il documento apparso non ha nulla di vero e che il Comune prosegue nel percorso intrapreso per fare di Agsm un’azienda di livello internazionale. La scelta del nuovo presidente va proprio in questa direzione, - ha concluso Sboarina - visto che si tratta di un altissimo profilo, a garanzia delle strategie di sviluppo aziendale ma anche a tutela dei lavoratori».

Nelle scorse ore anche l’assessore alle Aziende partecipate Daniele Polato è a sua volta intervenuto nel merito dalla questione: «Chi si è abbassato a tali comportamenti, non solo verrà individuato a breve, ma dovrà anche risponderne nelle sedi adeguate. Non si scherza con la vita di centinaia di famiglie. Ci sono in ballo lavoratori che hanno il diritto di continuare a lavorare serenamente, è grazie alla loro professionalità che Agsm è diventata l’azienda dalle potenzialità che conosciamo e che vogliamo far crescere ulteriormente. Gli esponenti del Pd che si sono subito affrettati ad avvallare la falsità, - ha quindi aggiunto l'assessore - farebbero meglio a comportarsi civilmente e al posto delle polemiche politiche potrebbero informarsi con il consigliere di amministrazione in Agsm, che loro hanno appena riconfermato».

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