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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Petizione di Anpi Veneto: «Zaia rimuova Donazzan dalla giunta regionale»

L'associazione dei partigiani chiede la rimozione dell'assessora, la quale ha scelto di passare il 25 aprile scorso in una località del Vicentino teatro di un'azione partigiana contro una milizia istituita dalle forze di occupazione tedesche

«I sottoscrittori della presente petizione si rivolgono al presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia chiedendogli non solo di dissociarsi pubblicamente ma di rimuovere da qualsiasi incarico istituzionale la signora Donazzan». Questa la petizione lanciata sabato scorso, 1 maggio, dalla sezione regionale del Veneto dell'Anpi, l'associazione dei partigiani. La petizione si può firmare scrivendo a info@anpi-padova.it e sul sito dell'Anpi è possibile leggerne il testo integrale.

Nel giro di due giorni, circa una cinquantina tra associazioni e partiti politici hanno sottoscritto l'appello pubblico con cui si chiede la rimozione di Elena Donazzan dal ruolo di assessore regionale. La motivazione sta nel modo in cui l'assessora Donazzan ha scelto di commemorare il 25 aprile di quest'anno. Un modalità ben raccontata da Pietro Rossi nel suo articolo «Si vis pacem, prove tecniche per riscrivere la Liberazione» pubblicato da Vicenza Today.
Elena Donazzan, il 25 aprile scorso, l'ha passato nel Vicentino, al bus de La Spaluga a Lusiana. Un luogo che nel 1945 è stato teatro di un'azione partigiana in risposta ad una rappresaglia eseguita da una milizia istituita dalle forze di occupazione tedesche. Donazzan non ha parlato di di Liberazione, di partigiani o di fascisti. L'assessore regionale, il 25 aprile, ha voluto ricordare «i nostri connazionali» che sono morti negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale «chi per l'onore d'Italia, chi per la libertà, ma con pari dignità».
Una posizione «assolutamente inaccettabile» per l'Anpi Veneto. Nella petizione si legge che «commemorare in maniera indistinta partigiani e nazifascisti» è un «atto di rivendicazione della dignità del nazifascismo» e «un'attiva forma di mistificazione e revisione storica». E per questo si chiede a Zaia di rimuovere Elena Donazzan dalla giunta regionale, dove ricopre il ruolo di assessore all'istruzione, alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità.

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