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Problemi per l'agricoltura e più decessi per il caldo: «La peggiore estate di sempre per il Veneto»

La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, commenta: «Queste ondate di caldo sono destinate a diventare più frequenti, più lunghe ed intense come evidenziato dalle recenti stime dell'Intergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) nell'ultimo rapporto»

«L’estate 2022 passerà alla storia per le sue temperature micidiali e i loro effetti sull’agricoltura e sul territorio». È la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, a commentare dati e situazioni che stanno emergendo in questi giorni, anche a livello locale. 

«Il recente bollettino del Ministero della Salute ha indicato un +21% di mortalità nella prima metà di luglio a causa di temperature mai registrate prima - prosegue Guarda -. Anche in Veneto stiamo risentendo di una situazione grave che avevamo preannunciato già lo scorso aprile e che è frutto del cambiamento climatico in atto. Queste ondate di caldo sono destinate a diventare più frequenti, più lunghe ed intense come evidenziato dalle recenti stime dell'Intergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) nell'ultimo rapporto. A risentirne non sono solamente le fasce di popolazione più fragili con un impatto fortissimo sulle strutture ospedaliere, ma tutto il territorio. Le colture sono martoriate tanto da causare, ad esempio, l’anticipo di vendemmia. Anche gli animali risentono di questo caldo sahariano tanto che bovini e ovini stanno riducendo la quantità di latte prodotto pur di sopravvivere.

La consigliera poi conclude: «Ma non possiamo pensare di porre rimedio con la classica ricetta fatta di ristori e rimborsi. Serve una politica seria di resilienza e mitigazione degli effetti del climate change, partendo da progetti di ricarica diffusa di falda con il coinvolgimento degli agricoltori, uscendo dalla logica tutta emergenziale dei maxi bacini. Oppure veri e propri progetti green per le nostre città allo scopo di mitigare il caldo causato dalla eccessiva cementificazione che la nostra Regione continua a concedere. È questo che i cittadini si attendono dalle istituzioni: meno investimenti su opere come la pista da bob faraonica prevista per le Olimpiadi di Cortina e un maggiore impegno sulla ridefinizione del sistema produttivo e sanitario in linea col cambiamento in atto. Serve prevenire. Precipitazioni anomale e violente si stanno ora abbattendo su alcune zone di Italia con danni che Coldiretti stima fino all’80% dei raccolti, il Veneto si sta preparando a questa eventualità?». 

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