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PD: «Spariti senza motivo i soldi per la ciclabile tra Verona Est e l'Aia»

Il consigliere comunale Stefano Vallani e il consigliere della settima circoscrizione Carlo Pozzerle denunciano il mancato finanziamento del Comune di Verone del tratto di collegamento della ciclabile con via Marotto

Il consigliere comunale Stefano Vallani e il consigliere della settima circoscrizione Carlo Pozzerle, entrambi del Partito Democratico di Verona, avevano già denunciato la pericolosità della grande rotatoria che collega la Tangenziale Est con la strada che da Verona porta a San Martino Buon Albergo. Una rotonda che quotidianamente viene utilizzata da ciclisti e pedoni e diversi sono stati gli incidenti stradali capitati su quella strada. In particolare, sono i lavoratori diretti al complesso agroalimentare dell'Aia ad attraversarla quotidianamente e per loro di percorsi alternativi più sicuri non ce ne sono.

Su richiesta della circoscrizione, già nel 2006 sono state attivate le procedure per realizzare un percorso alternativo: una pista ciclabile che da via Marotto, utilizzando un sottopasso esistente della Tangenziale Est, prosegue in affiancamento alla tangenziale fino alla rotonda dell'Aia - hanno spiegato Vallani e Pozzerle - I soggetti coinvolti sono: Autostrada Brescia-Padova per le concessioni tecnico amministrative, il Comune di Verone e la società Aia a seguito di accordi urbanistici. Questo nuovo percorso, di poco più di un chilometro, è previsto venga realizzato in gran parte da Aia, mentre il Comune deve solamente realizzare il collegamento ciclabile in via Marotto con la costruenda pista ciclabile interna ad Aia. Autostrada, per quanto di competenza, ha sempre dimostrato la massima collaborazione. Aia ha già ceduto il sedime al Comune, ha predisposto il progetto e si è accollata l'impegno finanziario.

La realizzazione dell'opera però non è ancora partita e, per Stefano Vallani e Carlo Pozzerle, la responsabilità è del Comune di Verona. «Nel bilancio 2019 il finanziamento comunale per il completamento della ciclabile in via Marotto e Tangenziale Est, sempre previsto negli anni precedenti, è sparito senza alcuna motivazione plausibile, semplicemente non previsto tra le opere pubbliche e non solo per il 2019, ma anche negli anni successivi - concludono i due consiglieri PD - La triste realtà è che oltre a prendere in giro i cittadini anche il privato ha tutte le motivazioni per rinviare lavori e la stessa Autostrada può ritenere le richieste del Comune non affidabili visto che il Comune, carte alla mano, non risulta attualmente nella possibilità di realizzare quanto di propria competenza. È necessario che il Comune riattivi le procedure tecnico amministrative, approvi il progetto esecutivo definendo l'esatta cifra necessaria e trovi le risorse finanziarie necessarie inserendole nel bilancio corrente».

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