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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza dei Signori

Verso le elezioni, Alessia Rotta (Pd) punge Calenda: «Chi lo ha visto dopo le europee? Da lui nulla per i veronesi»

Il leader di Azione Carlo Calenda è stato in piazza dei Signori a Verona per presentare i candidati alle elezioni del 25 settembre, mentre dalla capolista dem fioccano le critiche

«Calenda a Verona? Non l’ho visto, sono impegnata con il camper democratico insieme ai candidati del Pd, espressione del territorio, a girare la provincia palmo a palmo». È quanto dichiarato in una nota da Alessia Rotta, deputata e candidata capolista del Partito Democratico a Verona. 

La stessa esponente dem ha poi aggiunto: «Lo avrei salutato volentieri, nel 2019 la nostra comunità del Pd lo ha sostenuto come candidato capolista alle europee, peccato che dopo essere stato eletto, grazie ai voti dei veneti, non si è più fatto vedere». Le punzecchiature da parte dell'on. Alessia Rotta nei confronti del leader di Azione sono poi andate oltre, tanto che la capolista Pd ha rimproverato a Carlo Calenda di aver fatto «nulla per Verona e il Veneto» quando era all'Europarlamento. «I veronesi - ha concluso la stessa Alessia Rotta - meritano di avere in parlamento rappresentanti affidabili e credibili, che conoscono il territorio e portano risultati. Come ha fatto il Pd in questi anni, contribuendo in modo determinante alla vittoria delle elezioni comunali».

Carlo Calenda è stato presente a Verona giusto ieri per la presentazione dei candidati di Azione alle prossime elezioni del 25 settembre, difendendo quello che da Azione definiscono il proprio «modo di fare politica concreto, pragmatico che guarda al buon senso e al fare le cose, lontano dagli estremismi ma decisi nell’azione». Calenda, dal palco allestito in piazza dei Signori nel capoluogo scaligero, ha descritto a suo modo lo scenario di crisi politica ed economica attuale, spiegando che «la Bce non può più proteggerci come prima» e che «dobbiamo riportare in Europa la produzione per essere sicuri».

Il leader di Azione ha anche evocato uno «tsunami geopolitico» all'orizzonte, spiegando che «oggi è l'Ucraina, ma domani potrebbe essere Taiwan». Calenda, sulla scorta di queste riflessioni, ha poi chiesto provocatoriamente alla propria platea di uditori: «Con la crisi economica in arrivo e centinaia di imprese che soffrono e rischiano la chiusura, la politica si divide su Pegga Pig? Con questo scenario che arriva, noi ricominciamo con coalizioni che non hanno una persona che la pensa ugualmente? Con questo scenario che arriva, mettiamo a governare gente che non ha mai governato niente? Signori, se lo facciamo ci meritiamo un meteorite», ha concluso Carlo Calenda.

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