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Referendum sull'autonomia, le opposizioni: "Inutile e dispendioso"

Intanto però il ministro dell'interno Marco Minniti ha assicurato che gli organismi centrali e periferici dello Stato collaboreranno per il corretto svolgimento della consultazione

Gli organi centrali e periferici dello Stato collaboreranno per il corretto svolgimento del referendum del 22 ottobre sull'autonomia del Veneto. Lo ha garantito il ministro dell'interno Marco Minniti, mettendolo nero su bianco su una lettera arrivata al presidente della Regione Luca Zaia.

Un referendum consultivo che dunque procede spedito verso la sua realizzazione, nonostante i malumori della minoranza in consiglio regionale. "Costerà ai cittadini veneti 14 milioni di euro e anche in caso di vittoria del Sì il Veneto non diventerà autonomo - ha dichiarato la consigliera regionale del M5S Patrizia Bartelle - Per la proclamazione dell'autonomia del Veneto serve una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta da Camera e Senato. Affermare che si tratta di un referendum per l'autonomia è sbagliato perché, in realtà, si tratta di un sondaggio con il quale la Regione vuole verificare se vi sono i presupposti per presentare un'istanza allo Stato per chiedere maggiore autonomia legislativa su alcune materie. Sondaggio che non è neppure imposto, ma sarebbe sufficiente una concertazione che permetterebbe un risparmio di svariati milioni di euro dei cittadini veneti".

Patrizia Bartelle si lamenta anche del fatto che la Regione stia comunicando del referendum in tutti i modi, anche attraverso le Ulss. "Oltre al rammarico che provo nei confronti di questa scelta che considero poco corretta - ha dichiarato Orietta Salemi, consigliere regionale PD - mi domando perché Zaia abbia dato vita ad una propaganda così massiva sul voto di ottobre. Forse teme il flop per il referendum da lui tanto sbandierato? Forse non si fida dei cittadini veneti e teme una bassa affluenza alle urne? Se davvero pensa che questa consultazione sia la soluzione concreta al problema dell'autonomia, il presidente Zaia riempia di contenuti il quesito referendario. Così avrà un plebiscito, senza bisogno di una propaganda condotta su binari impropri".

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