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Pd: "In Amt assunzioni non giustificabili"

Oggi Mariotti in esame della giunta e la minoranza aggiunge benzina sul fuoco

Il “caso Mariotti” si arricchisce di nuove polemiche, e probabilmente non saranno le ultime. Questa mattina il Pd, in Comune, ha sferrato un attacco a 360 gradi nei confronti del presidente di Amt, già agli onori della cronaca con la vicenda dei calendari 2010, per la quale è oggi in esame della Giunta. Secondo i consiglieri Fabio Segattini, Carlo Pozzerle e Roberto Uboldi, dal 2007 (anno in cui venne fatto presidente Massimo Mariotti) “si è assistito da subito ad assunzioni e promozioni di personale difficilmente giustificabili in una azienda privata – come recita un’interrogazione dei tre consiglieri -, non sempre giustificati dall’attività aziendale, tenendo presente che già al suo interno l’azienda aveva persone qualificate a svolgere anche funzioni apicali”. Assunzioni che non tengono conto delle quote rosa. “Sono tutti uomini, nessuna donna – ha detto Uboldi -. Infatti chiediamo, con questa interrogazione, che ci vengano dati i nominativi degli assunti e soprattutto delle graduatorie. Non vorremmo mai accorgerci che le donne sono tutte in fondo alla classifica”.

“Oltre a questo c’è da dire che è stato fatto un nuovo bando per potenziare l’organico degli accertatori della sosta, senza ricorrere alla graduatoria aperta – ha aggiunto Pozzerle -, togliendo quindi a persone che sono in mobilità o in cassa integrazione con grandi difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro la possibilità di un impiego sicuro”. I consiglieri puntano il dito anche contro certe scelte estetiche e diplomatiche di Mariotti: “Dallo stemma di Amt, dove è andato a ripescare un vecchio marchio che certamente non rappresenta la modernità – spiega Segattini – alle missive destinate ai consiglieri comunali che concludeva con saluti in auge nel ventennio fascista”.

Si aggiungono a questi pure le mostrine degli accertatori che riportano uno stemma, a detta dei consiglieri, molto simile a quello della rivista “Movimento” di cui è editore e proprietario lo stesso Mariotti. “Questo ci conferma che le scelte dell’azienda sono caratterizzate sempre più dalle decisioni ideologiche del presidente – ha concluso Segattini -. Con questa interrogazione noi chiediamo quali provvedimenti adotterà il Comune per far ritirare i calendari, di sostituire il logo Amt con il precedente, perché è stato fatto un nuovo concorso senza invece assumere dalla graduatoria precedente”.

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