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Cariverona. Il PD chiede un dibattito pubblico sul futuro della Fondazione

Per il Partito Democratico sono molto gli interrogativi a cui rispondere pubblicamente, per conoscere gli obiettivi futuri e favorire la massima condivisione sulle scelte

Le critiche del M5S, gli auguri di Zaia. Ora al nuovo presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco arrivano anche le parole del Partito Democratico su temi ritenuti delicati, come la dismissione parziale della quota Unicredit oppure l'investimento eventuale nel sistema bancario.

La partita più importante per il PD è la riduzione di almeno due terzi della partecipazione in Unicredit. "Sulla valorizzazione, purtroppo, pesa l'attuale difficoltà dei mercati finanziari - si legge in una nota del partito - Una cessione al valore inferiore a quello inserito in bilancio, ovvero pari a 8,50 euro, provocherebbe una minusvalenza difficilmente sopportabile. Quindi, sebbene vi siano ancora due anni, è bene monitorare il mercato finanziario dei titoli Unicredit e valutare in prossimità della scadenza una proroga. Non sarebbe uno scandalo. In ogni caso, la partita patrimoniale al momento non incide sulla liquidità a disposizione della Fondazione che sarebbe pari ai 500 milioni di euro circa a fronte di impegni già assunti per un valore prossimo ai 350 milioni di euro".

Il Partito Democratico però s'interroga anche sugli investimenti di Cariverona. "Se L'obiettivo è quello di investire nel mondo delle banche popolari, a partire dal Banco popolare di Verona - continua la nota del PD - siamo sicuri che a Verona resterà qualche organo significativo di governance dopo l’aggregazione? Sarebbe meglio di sì".

C'è anche l'ipotesi Veneto Banca, ma anche qui gli interrogativi del PD sono tanti: "Quali sono i benefici per Verona di un investimento simile? A che titolo Verona investe in una banca di Montebelluna? Le prospettive di fronte alle sfide da affrontare per quella banca sono favorevoli?".

E analogo ragionamento si applica anche per la Banca Popolare di Vicenza, con una valutazione in più, quella sulla quota che Banca Popolare di Vicenza detiene nella Società Cattolica Assicurazioni pari al 15% del capitale di questa. "Potrebbe essere utile - fa sapere il PD - una riflessione sulla possibilità che Fondazione avrebbe, rilevando quella quota, di far parte di un solido gruppo assicurativo con stabile organizzazione a Verona. In ogni caso, non convince del tutto la richiesta rivolta verso la Fondazione di assumere impegni in tutto il territorio veneto".

Per sciogliere questi e altri dubbi il Partito Democratico chiede un dibattito pubblico "che favorirebbe la conoscenza degli obiettivi e la ricerca di un'ampia condivisione".

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