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Aria inquinata. PD: "Il sindaco spera nella pioggia per disperdere lo smog"

Per i consiglieri Bertucco e Vallani le politiche dell'attuale amministrazione veronese per diminuire le Pm10 sono carenti. "Occorre un piano, buoni esempi e la determinazione di perseguire l'obiettivo"

Ora che siamo quasi al cambio di stagione, si tirano le somme dell'inverno che sta per finire. E il primo bilancio è stato quello sullo smog, dopo averne parlato tanto a gennaio e febbraio, durante i giorni in cui la concentrazione delle Pm10 è stata molto alta. Poi dopo un po' di giorni con valori nella norma, l'argomento è tornato a interessare meno, in particolare alla politica. Il PD di Verona è tornato però a battere sul tema e i consiglieri comunali Michele Bertucco e Stafano Vallani hanno scritto: "Purtroppo i progressi della scienza e della tecnologia nella riduzione delle emissioni inquinanti delle macchine negli ultimi decenni non sono andati di pari passo con i progressi della politica e della pianificazione urbanistica per cui si è registrata, anzi, una polarizzazione tra i Paesi nordeuropei che hanno fortemente innovato il loro modello di mobilità urbana favorendo gli spostamenti su mezzi sostenibili (bici e trasporto pubblico) e altri Paesi come l'Italia dove, in una città ricca e all'avanguardia come Verona, l'amministrazione comunale spera ancora nella pioggia per disperdere le concentrazioni di inquinanti".

Il PD valuta come sssolutamente deludente il decalogo antismog della Regione Veneto "gonfio di buoni propositi a volte anche scontati e banali - aggiungono Bertucco e Vallani - ma vuoto di impegni e investimenti concreti per cambiare il modello di mobilità veneto ancora troppo incentrato sull'uso del mezzo motorizzato privato. In questo quadro Verona spicca per contraddittorietà della pianificazione urbanistica con una abnorme concentrazione di attrattori di traffico commerciali a Verona Sud e a Verona Est e l'incapacità di implementare il trasporto pubblico nel segno dell'efficienza e della convenienza per il cittadino".

Michele Bertucco e Stefano Vallani apprezzano le scelte fatte in città per incentivare il bike sharing e il car sharing, ma per i due consiglieri PD mancano ancora alternative comode e convenienti alle auto: "Il guaio - concludono - è che la mobilità non si cambia con gli annunci, occorre un piano, buoni esempi e la determinazione di perseguire l'obiettivo. La realtà è che da 8 anni attendiamo il Piano generale del traffico urbano (Pgtu). Sul piano della mobilità sostenibile (Pums) è stata approvata una mozione presentata dal PD, ma ad oggi il Pums non è stato redatto. A Palazzo Barbieri alte temperature e dispersione termica sono la normalità. Anche sotto questo punto di vista occorre dare il buon esempio con investimenti concreti per il risparmio energetico che usufruiscano degli sgravi contributivi ancora in essere".

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