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Bilancio approvato in Consiglio. "Quello di Tosi è ostruzionismo alla città"

PD e Piazza Pulita protestano per l'interpretazione del regolamento data dal sindaco Tosi che ha chiusa la discussione dell'assise per arrivare subito al voto di approvazione

Come Cenerentola, il bilancio del Comune di Verona è stato approvato entro la mezzanotte del 1 febbraio. L'approvazione negli ultimi minuti dell'ultimo giorno utile di gennaio ha permesso all'amministrazione di poter spendere risorse per alcuni interventi e di ricavarne altre per finanziare il project financing dell'Arsenale. Tutto grazie ad un maxiemendamento proposto dal sindaco Tosi e osteggiato dalle opposizioni, che non hanno avuto di discuterlo e modificarlo, perché la scadenza della mezzanotte ha forzato i tempi dell'approvazione.

Il consigliere comunale di Piazza Pulita Michele Bertucco parla di notevoli bizzarie. "Da una parte il voto favorevole dei sostenitori del candidato sindaco Casali, che pure erano stati determinanti nell’affondare il testo in tutte otto le circoscrizioni - dice Bertucco - Dall’altra un’interpretazione border-line del regolamento comunale da parte del sindaco che ci ha impedito di discutere i subemendamenti al maxiemendato presentato dal sindaco stesso. Grazie a queste manovre la città si trova ora senza soldi per provvedere alla sicurezza di scuole e strade e con l’orizzonte di sborsare nel prossimo futuro circa 36 milioni di euro per il progetto dell’Arsenale che ne vale 45 e che resterà di fatto di proprietà esclusiva del privato per i prossimi 50 anni".

"L'unico modo per evitare l'ostruzionismo delle opposizioni", questa la motivazione data da Tosi per giustificare il taglio della discussione dell'assise per giungere in tempo all'approvazione. "Come dovremmo definire, noi, il maxiemendamento da lui presentato che va a stravolgere l’intero impianto del bilancio, tagliando quasi tutte le opere pubbliche? Ostruzionismo alla città? - scrive il capogruppo PD in consiglio Luigi Ugoli - In un contesto di corretti rapporti istituzionali si doveva dare alle minoranze la possibilità di discutere su una modifica cruciale e di sostanza. Si è trattato di una forzatura interpretativa che sottoporremo ad opportune valutazioni".

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