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Progetto per il Parco della Spianà, Bertucco: «Sparata elettorale»

Il sindaco Sboarina tira fuori dal cilindro un masterplan negli ultimi giorni di amministrazione. PD: «Per cinque anni ha manifestato disinteresse per quest'opera. Ora si ravvede ma il suo tempo è scaduto»

È arrivato sul finire del mandato amministrativo il masterplan per realizzare il Parco della Spianà di Verona. Il prossimo 12 giugno si vota ed il Comune sta entrando nella fase pre-elettorale di ordinaria amministrazione. Ma negli ultimi giorni di attività, il sindaco Federico Sboarina e la sua giunta è riuscito a tirare fuori dal cilindro un progetto che potrebbe intercettare fondi del Pnrr ed ampliare l'area sportiva e quella boschiva della Spianà.
Un'iniziativa giudicata di cattivo gusto dalle opposizioni, che accusano Sboarina di aver ignorato la Spianà per cinque anni, salvo poi ricordarsene per la campagna elettorale.

Il consigliere Michele Bertucco li ha chiamati «saldi di fine mandato», composti da «una promessa frettolosa e un progetto abborracciato» per il Parco della Spianà. «In cinque anni Sboarina, Zanotto e Segala non hanno mai speso neanche una parola su quest'opera - ha aggiunto Bertucco - Anzi, si sono sempre costantemente prodigati ad autorizzare interventi edilizi sull'area del parco. E non si sono nemmeno scomodati a rileggere l'architetto Arrigo Rudi, che proponeva di liberare le aree delle mura dagli impianti sportivi, ricollocandoli in luoghi più idonei e funzionali. A coprire questo vuoto intellettuale e progettuale ecco dunque arrivare una nuova infornata di attrazioni alla moda: paddle, parkour e campi di arrampicata. Nel frattempo nessuno, in Comune o Circoscrizione, ha mai nemmeno sentito parlare di questo nuovo masterplan sulla Spianà, che va preso per quello è: una sparata elettorale».

Ed il consigliere comunale del Partito Democratico Federico Benini, insieme al consigliere della terza circoscrizione Sergio Carollo e al segretario del circolo PD della terza circoscrizione Riccardo Olivieri, ha ricordato gli sforzi fatti per la Spianà in questi ultimi anni. «Dal 2017 ad oggi, come Partito Democratico, abbiamo preso decine di iniziative con emendamenti al bilancio, alle linee programmatiche, agli obiettivi di bilancio e alle varianti urbanistiche anche solo per inserire il parco come linea di indirizzo. La maggioranza li ha sempre bocciati manifestando disinteresse per quest’opera e per le richieste dei cittadini. Di più, è stato solo grazie ad un mio emendamento che si è riusciti a preservare l'area dalla Spianà da ulteriori iniziative edilizie. Ora Sboarina si ravvede e dice di avere un masterplan? Il suo tempo è scaduto».

Ed anche il movimento Traguardi, con il consigliere comunale Tommaso Ferrari ed il segretario Giacomo Cona, ha esposto i propri dubbi sul masterplan presentato ieri. «Appare poco chiaro quale sia il progetto complessivo sull'area, se non un elenco delle strutture pubbliche e private già presenti e quasi prevalentemente con destinazione di tipo sportivo. Il problema tecnico di più difficile risoluzione è invece legato alla frammentazione della zona tra proprietà privata e pubblica, figlia ancora delle numerose permute avvenute all’epoca della costruzione dello stadio Bentegodi. Senza uno spazio pubblico continuo e di dimensioni rilevanti appare inverosimile intervenire su spazi tutto sommato ridotti».

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