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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Annunciata prima palestra di fascismo a Verona. PD: «Apologia da perseguire»

Il consigliere Bertucco ha presentato un esposto. E il Partito Democratico attacca: «Il sindaco ha intenzione di fare qualcosa o pensa di restarsene ancora alla finestra raccontando che sono soltanto ragazzate?»

Il fatto che sia avvenuto in queste giornate che anticipano il Giorno della Memoria potrebbe non essere casuale. Ed il fatto che dal Comune di Verona non siano uscite dichiarazioni ufficiali potrebbe essere interpretato in modi diversi. C'è però chi la sua ferma condanna l'ha fatta sentire e chi ha presentato un esposto per apologia del fascismo.

Quello che è successo è che alcuni residenti del quartiere Borgo Trento hanno ricevuto nella cassetta delle lettere un volantino con l'immagine del volto di Benito Mussolini. Il foglio è firmato dal gruppo che si fa chiamare Arcobaleno Nero e che annuncia l'imminente apertura di una non meglio precisata «palestra di fascismo».

La reazione a questo volantino del consigliere comunale Michele Bertucco è stata quella di presentare un esposto in Procura. E pare che l'autorità giudiziaria insieme alla polizia stia già indagando.
«Ci auguriamo che i responsabili di questa propaganda, che è chiaramente apologia di fascismo, vengano individuati e perseguiti ai sensi di legge», hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani. Con loro, il segretario provinciale del PD Maurizio Facincani ed il segretario comunale PD Luigi Ugoli hanno commentato: «Non possiamo che ribadire la necessità di una netta presa di posizione, da parte di tutte le istituzioni locali, a favore dei valori e delle prassi democratiche, contro i rigurgiti di fascismo e di intolleranza che da tempo scuotono il nostro territorio. Sono questi atti, e non i giornalisti che li riportano o li indagano, ciò che mette in cattiva luce la città nei confronti del resto del Paese e del resto del mondo. E il fatto che il sindaco uscente Federico Sboarina non riesca ad ammettere che la città abbia un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra, non fa che peggiorare la situazione. Un'amministrazione comunale è chiamata a valorizzare ciò che di buono e di nobile esiste ed opera sul territorio comunale, ma in questo finale di mandato la città sembra preda di gruppi estremistici e di baby gang che mettono in subbuglio i quartieri. Sboarina ha intenzione di fare qualcosa o pensa di restarsene ancora alla finestra raccontando che sono soltanto ragazzate?».
Ed anche Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi, con il presidente del movimento civico Pietro Trincanato hanno commentato: «È l'ennesimo tentativo da parte di pochi disperati nutriti di ignoranza di ottenere visibilità. Fortunatamente i veronesi sanno che questo fenomeno è minoritario. Di fronte a questa provocazione, che susciterebbe orrore anche se si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto, l'unica risposta possibile è che la politica, compatta, faccia capire a questi personaggi che per loro, a Verona, non c'è spazio di cittadinanza».

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