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Veneto Fronte Skinheads, linea dura del ministro Orlando: "Andrebbe sciolto"

Il guardasigilli sostiene che le normative attuali già permettono lo scioglimento di gruppi neofascisti e neonazisti. "Sarebbe utile comprendere perché le incriminazioni scarseggiano"

Non ci è entrato direttamente, le sue parole hanno toccato altri eventi specifici come quello di Como, ma l'intervista del ministro della giustizia Andrea Orlando, rilasciata ieri 5 dicembre a Paolo Berizzi di Repubblica, riguarda anche Verona. 

Il 23 dicembre, infatti, in Zai a Verona il Veneto Fronte Skinheads ha organizzato il suo concerto di Natale. Il ministro Orlando non chiede che l'evento sia annullato, quello lo hanno già fatto gli esponenti locali del PD come Vincenzo D'Arienzo e Alessia Rotta. Andrea Orlando va oltre e parla direttamente di scioglimento di gruppi neofascisti e neonazisti, tra cui appunto il Veneto Fronte Skinheads. "Siamo di fronte a un gruppo che per costruire consenso ricorre alla forza e alla violenza - ha dichiarato il ministro - Hanno una struttura gerarchica, quasi paramilitare, finalizzata ad incutere timore".

Il ministro Orlando non propone una nuova legge perché le norme per attuare lo scioglimento ci sono già. "Sarebbe utile comprendere perché le incriminazioni scarseggiano", ha aggiunto il guardasigilli che propone un "salto di qualità" e cioè non guardando alla forma di organizzazioni come il Veneto Fronte Skinheads ma alla sostanza e quindi "ai valori di cui si fanno portatori e alle modalità con cui le diffondono".

E il giorno dopo questa intervista, quindi oggi 6 dicembre, il ministro Orlando ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori di Repubblica e L'Espresso che hanno subito un blitz da parte di Forza Nuova.

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