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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Orietta Salemi in difesa delle scuole paritarie: «Fare di più, garantiscono diritto allo studio»

«La crisi economica derivante dalla pandemia rischia di provocare la fuga delle famiglie dalle scuole paritarie, per l’impegno dei costi da affrontare», dichiara l'esponente di Italia Viva

Nella provincia di Verona 7 scuole su 10 (il 70%) per i bambini da 0-3 anni e 6 scuole su 10 (il 58,85%) per la fascia 3-6 anni sono paritarie. Per molti territori, specie nella provincia, gli asili nido e le scuole dell’infanzia paritari rappresentano l'unica scelta possibile per le famiglie. «Le scuole paritarie in Italia sono garantite dalla Costituzione secondo il principio di scelta educativa, ma tale libertà di scelta sta vivendo in questo periodo una crisi che può rivelarsi grave», precisa Orietta Salemi, consigliera regionale di Italia Viva che poi aggiunge: «La crisi economica derivante dalla pandemia rischia di provocare la fuga delle famiglie dalle scuole paritarie, per l’impegno dei costi da affrontare. Un calo delle scuole paritarie da un lato porterebbe più studenti nelle pubbliche rischiando di aggravare i problemi di ordine sanitario ed economico conseguenti al Covid, e dall’altro potrebbe causare disagi a quelle famiglie residenti in zone lontane dalle strutture pubbliche e con impegni di lavoro inconciliabili con i tempi per il trasferimento a scuola dei bimbi. Senza contare la possibile chiusura di scuole paritarie che sono in alcuni Comuni l'unica opzione possibile». 

«La Regione Veneto fino al 2015 - prosegue Orietta Salemi - destinava 42 milioni di euro alle scuole paritarie che sono diventati 34 milioni. Quindi dal trasferimento storico regionale non sono più stati ripristinati 8 milioni di euro. È evidente che la scuola scaligera per la fascia d’età 0-6 anni non è garantita dagli Enti locali bensì è assicurata grazie alle realtà private. La scuola dei più piccoli deve essere tema prioritario nell'agenda della Regione, in considerazione anche del rientro a scuola in settembre. Sarà nostro impegno allocare per le scuole paritarie maggiori risorse, per recuperare almeno parte dei trasferimenti persi in questi anni e per garantire la certezza dei tempi dei trasferimenti, così da non dover rincorrere gli stanziamenti all'ultimo momento che lasciano le strutture in una situazione di perenne precarietà programmatoria». Sul tema anche la coordinatrice di Italia Viva per Verona Valeria Pernice sottolinea che «Italia Viva ha a cuore il tema della scuola e il nostro leader Matteo Renzi è stato il primo a chiedere la riapertura delle scuole. I bambini e i ragazzi sotto lockdown sono stati tra quei soggetti che non hanno avuto provvedimenti specifici mentre rappresentano la società del futuro. Un futuro peraltro già ipotecato dall’aumento del debito pubblico e dalla crisi economica». 

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