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Politica Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Primo weekend dopo l'ordinanza di Zaia a Verona, Sboarina: «Commercianti penalizzati»

«Bene gli effetti anti-affollamento», spiega Sboarina che poi aggiunge: «Tuttavia tali misure hanno un naturale effetto sui commercianti, che adesso sono la categoria più in difficoltà». Prorogato l'orario di ingresso alla Ztl dalle 10 alle 22 per facilitare la formula del take away

Nel primo fine settimana di applicazione dell'ordinanza regionale nel centro storico di Verona non ci sono stati gli assembramenti che il provvedimento si prefiggeva di contrastare. Sabato e domenica sono stati 17 i punti in cui la Polizia locale ha fornito ai cittadini le informazioni sul divieto di passeggio nella Città antica e cioè nell’ansa dell’Adige. Nessuna sanzione è stata elevata e anche Prefetto e forze dell'ordine hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti nel rispetto della norma regionale anticontagio. Sabato i cittadini, pur rispettando tutte le misure anti covid, si sono recati ai negozi e ai bar e ristoranti che erano aperti; domenica, invece, con i negozi chiusi, l'affluenza in centro è stata decisamente minore.

L'ordinanza regionale resta in vigore fino al 22 novembre, con le disposizioni in materia di anti assembramento nei centri storici valide quindi tutti i giorni della settimana, non solo nel weekend. Tuttavia, nei giorni feriali non vi è la necessità dei presidi informativi dei vigili, la gente che si reca nei negozi in centro è in numero tale da non creare nessun problema di assembramento.

Commercianti penalizzati e mercato allo Stadio

La nuova ordinanza regionale risponde alla necessità di tutelare la salute per limitare la pressione dei ricoveri nelle strutture sanitarie, ma è logico che per negozi e ristoratori, laddove è loro consentito tener aperto, significa minor affluenza di cittadini. Per questo a Verona si è scelto di non attuare blocchi ma presidi informativi. Bene la situazione dei commercianti del mercato dello Stadio, che sabato si è svolto regolarmente anche grazie all'ordinanza sindacale che ha disposto lo spostamento dei banchi di generi alimentari nel piazzale del palazzetto Masprone, con il resto delle bancherelle suddiviso in tre aree attorno al Bentegodi. Una scelta per razionalizzare l'afflusso dei clienti e garantire il massimo rispetto dello specifico piano adottato già tre settimane fa dal Comune. Un protocollo che prevede una sorta di senso unico circolare per visitare tutto il mercato e la presenza di 20 steward e 12 agenti della Polizia locale.

Sanzioni: multate 4 persone, 3 negavano l'esistenza dle virus

Su 257 persone fermate e 23 attività commerciali controllate, sono state solo 6 le sanzioni elevate tra sabato e domenica, ma nessuna ai cittadini per il mancato rispetto delle misure regionali anti assembramento. Sabato sono state multate due strutture di vendita medio-grandi che erano aperte nonostante il divieto regionale e un banco del mercato perchè non presentava tutte le misure previste da specifico protocollo. Domenica invece sono state multate 4 persone per il mancato rispetto del Dpcm e dell'obbligo di indossare la mascherina di protezione anche all'aperto.

Nel primo caso si è tratto di veri e propri "negazionisti" del virus, privi della protezione non per una svista o perché l'avevano momentaneamente tolta o abbassata, ma perché convinti dell'inesistenza della pandemia e quindi dell'inutilità della mascherina. Si è trattato probabilmente di un nucleo familiare, con una signora e due giovani adulti, che sono stati visti senza protezione davanti alla Gran Guardia e, una volta fermati, avrebbero anche reagito con insulti e violenza verbale nei confronti degli agenti. Una quarta persona è stata invece fermata in centro e multata perché senza mascherina. Tutti e quattro dovranno pagare una sanzione di 400 euro, che se pagata entro 5 giorni si sconta a 280 euro.

Proroga Ztl libera dalle 10 alle 22

Per andare incontro alle attività di ristorazione e in particolare ai locali che effettuano il servizio di take away, viene prorogata di un'altra settimana l'ordinanza che allarga l'orario di ingresso alla Ztl dalle 10 alle 22 per facilitare la formula del take away e consentire quindi ai veronesi di raggiungere più facilmente ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie dove prendere il cibo ordinato e consumarlo a casa. Va ricordato che ils ervizio di asporto è attivo e che se i residenti notano esercizi aperti dopo le 18 è per questo motivo. Numerose sono infatti le segnalazioni che arrivano dai quartieri alla centrale operativa della Polizia locale, ma niente di irregolare viene mai riscontrato nei controlli. Per quanto riguarda l'apertura della Ztl, i dati rilevati dalle telecamere mostrano un progressivo e significativo calo dei flussi di veicoli.

Sboarina: «Bene contrasto affollamenti, ma commercitanti in difficoltà»

Il bilancio del fine settimana è stato illustrato direttamente dal sindaco Federico Sboarina: «Sono stati scongiurati gli affollamenti in centro storico visti nelle scorse settimane, si può dire che l'ordinanza regionale abbia raggiunto l'obiettivo di prevenzione per cui è stata emessa. - ha detto il sindaco  di Verona - Tuttavia tali misure hanno un naturale effetto sui commercianti, che adesso sono la categoria più in difficoltà perché presi tra due fuochi: da una parte devono restare aperti perché in fascia gialla e dall'altra non possono avere i flussi a cui sono abituati. La sicurezza sanitaria dell'intera comunità è una priorità, ma non vanno nemmeno dimenticati i bisogni del tessuto economico. Per i nostri operatori economici, come per tante altre città turistiche, sono vitali gli aiuti governativi, ristori adeguati al calo dei fatturati che il Governo deve mettere a disposizione per arginare un anno nero sul fronte dei fatturati, per non parlare della questione occupazionale».

Quindi un commento sui negazionisti multati nel weekend: «Ai negazionisti, che non solo non indossavano la mascherina ma hanno anche insultato i nostri agenti dicendo che il virus non esiste, - dichiara il sindaco di Verona Federico Sboarina - consiglierei di fare un giro nei nostri ospedali, si renderebbero conto non solo di quante persone stanno lottando tra la vita e la morte a causa del virus, ma anche dello sforzo a cui sono chiamati i nostri medici e tutti gli operatori sanitari. Gente senza rispetto delle sofferenze e dei lutti che molte famiglie veronesi hanno provato sulla propria pelle».

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