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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ddl Zan, Zelger: «In Italia, l'omofobia non esiste». E Fedez lo punge su Twitter

Ancora scontro a distanza tra l'artista che aveva fatto sorgere la polemica dal palco del concerto del Primo Maggio ed il consigliere comunale di Verona, secondo cui: «Se le unioni civili fossero così diffuse, non nascerebbero più bambini»

Col passare dei giorni si stavano affievolendo le braci della polemica scatenata dall'artista Fedez dal palco del concerto del Primo Maggio a Roma. Polemiche che hanno toccato anche la politica scaligera perché, per sostenere il disegno di legge anti-omofobia proposto del deputato Alessandro Zan (disegno di legge noto come ddl Zan), Fedez ha riportato alcune dichiarazioni pronunciate in passato da esponenti della Lega. E tra le varie dichiarazioni c'erano anche quelle del consigliere comunale di Verona Alberto Zelger che nel 2018 definì i rapporti omosessuali «una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie».

A soffiare sulle braci della polemica ci ha pensato il programma televisivo di La 7 Piazza Pulita. L'inviato Luca Bertazzoni ha parlato con il consigliere Zelger il quale ha ribadito il concetto già espresso nel 2018. «Se le unioni civili fossero così diffuse in una città o in uno Stato, non nascerebbero più bambini e la società si estingue», ha detto Zelger, aggiungendo infine che: «In Italia, l'omofobia non esiste». Opinioni che sono state presto criticate da Fedez con questo tweet: «"L'omofobia non esiste" di Alberto Zelger, consigliere comunale Lega, is the new "la mafia non esiste" di Marcello Dell'Utri».

Ed anche la politica locale ha alzato la voce contro Zelger. Il consigliere comunale Michele Bertucco ha dichiarato: «In ogni sua apparizione televisiva il consigliere Zelger conferma le sue posizioni oscurantiste e medievali sul tema dei diritti civili e delle pari opportunità di genere. Lui è proprio convinto che l'omofobia non esista o che l'odio contro le persone non sia un problema. Grazie a Zelger e alla Lega, Verona fa la solita magra figura».
Mentre i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani hanno aggiunto: «Non stupisce che Zelger dichiari di non percepire il problema dell'omofobia: è infatti assai improbabile rendersi conto dell'esistenza di un problema quando si è parti integranti di esso. Il consigliere non offende soltanto l'intelligenza dei propri interlocutori ma dell'intera città di Verona che lui così indegnamente rappresenta. Le sue sono opinioni personali ma come esponente politico di una maggioranza comunale hanno un peso gravissimo. Ci attendiamo pertanto che il sindaco Federico Sboarina e l'intera maggioranza di Palazzo Barbieri prendano le distanze dalle parole di Zelger e che si scusino con i tanti e le tante che si sono sentite offese».

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