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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Attese, aspettative e richieste del mondo produttivo al nuovo Governo Meloni

Mario Pozza, presidente Unioncamere Veneto: «Ci aspettiamo un esecutivo subito operativo, che agisca, dia risposte e affronti i tanti problemi del Paese che gravano pesantemente sul mondo delle imprese»

Il mondo produttivo veneto e veronese ha espresso attesa per il nuovo governo, guidato per la prima volta da una donna. Ieri, 22 ottobre, la premier Giorgia Meloni ha giurato insieme ai suoi ministri e, dal Veneto, il presidente dell'unione regionale delle camere di commercio Mario Pozza è rimasto soddisfatto dei tempi rapidi con cui è nato il nuovo esecutivo. Esecutivo di cui fanno parte anche tre ministri veneti in tre dicasteri giudicati da Pozza «cruciali»: giustizia con Carlo Nordio, imprese e Made in Italy con Adolfo Urso e riforme con l'ex presidente del Senata Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Proprio sulle riforme c'è grande aspettativa: «La macchina dello Stato ha bisogno di essere riorganizzata e il sistema economico lo chiede con forza, perché continua a pagare le conseguenze di una burocrazia che lo affossa - ha dichiarato Pozza - Peraltro, il sistema camerale può mettere a disposizione le numerose proposte di semplificazione elaborate. Anche la giustizia lentissima frena l’attrazione di investimenti stranieri in Italia. Ora contiamo che i nuovi ministri si facciano portatori delle istanze del Veneto a Roma».
Altro tema importante sono le infrastrutture, il cui nuovo ministro è il leader della Lega Matteo Salvini. «Gli affideremo il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali che abbiamo appena realizzato grazie al confronto con il sistema delle imprese, perché possa sostenere e far pesare le richieste del territorio», ha dichiarato Pozza, che ha infine incalzato: «Ci aspettiamo che il Governo Meloni sia subito operativo, che agisca, dia risposte e affronti i tanti problemi del Paese che gravano pesantemente sul mondo delle imprese e di conseguenza anche sulle famiglie, a partire dall’emergenza energetica che rischia di mettere in ginocchio manifattura e terziario, agli impatti della guerra in Ucraina, al Pnrr e agli interventi urgenti per sostenere l’occupazione e rilanciare l’economia».

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(Andrea Penzo Aiello)

Anche Veneto Imprese Unite ha augurato un buon lavoro alla nuova squadra di governo e alla nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «La sfida che i nuovi ministri si troveranno davanti sarà tra le più impegnative che l’Italia abbia mai dovuto affrontare - ha dichiarato il presidente di Veneto Imprese Unite Andrea Penzo Aiello - La nostra associazione inizierà subito a lavorare per presentare una serie di provvedimenti urgenti, in parte già discussi con il vecchio esecutivo. Servono provvedimenti immediati per sgravare le bollette delle imprese eliminando l'iva dall'energia, togliendo le accise anche dal gas per riscaldamento e dall'energia elettrica, istituendo un organo di controllo per i prezzi dell’energia che verranno immessi nel mercato italiano scongiurando ulteriori speculazioni. Il reddito di cittadinanza va poi rivisto, utilizzando quei fondi per aiutare le imprese ad assumere personale in formazione e lasciandone solo una parte per aiutare chi realmente impossibilitato a lavorare. Va abbattuto il costo del lavoro per aiutare da una parte le imprese ad assumere più personale e dall’altra il lavoratore a percepire un salario netto più alto. Ci auguriamo che il nuovo ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso abbia finalmente un occhio di riguardo per le piccole e medie imprese, vero motore economico dell'Italia. E che il nuovo ministro dello sport Andrea Abodi prenda per mano tutte le società sportive che oggi sono sull’orlo del fallimento a causa dei pressanti costi di gestione attuali e che rimetta in discussione apportando ulteriori miglioramenti la nuova legge che regolamenterà il mondo dello sport e i rapporti di lavoro di questo comparto. Al nuovo ministro del turismo Daniela Santanchè chiediamo infine di rimettere al centro del discorso politico uno dei comparti più importanti per l’economia italiana e che negli ultimi anni è stato martoriato da provvedimenti discutibili senza ricevere mai reali ed adeguati indennizzi».

Infine, dal mondo dell'agricoltura, il commento al nuovo esecutivo del presidente della confederazione degli agricoltori (Cia) di Verona Andrea Lavagnoli è stato: «Ci auguriamo che il governo possa operare al meglio, nella speranza che la solida maggioranza uscita dalle elezioni possa trovare soluzioni ai tanti problemi del comparto agroalimentare. L’auspicio, in particolare, è che venga messo un tetto ai costi dei fattori produttivi, per evitare che molte imprese chiudano, facendo mancare le produzioni destinate all'alimentazione».

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