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Collettore affiorato a Lazise, problema risolto. Restano a galla le polemiche

L'episodio accaduto e sistemato in settimana nel giro di qualche giorno ha fatto tornare d'attualità il progetto del Nuovo Collettore, criticato però dal Movimento 5 Stelle

Problema risolto a Lazise dove nel Lago di Garda vicino alla costa si è sollevata una parte del collettore fognario. Il fatto è accaduto lunedì, 14 marzo, e i tecnici di Ags il 16 marzo lo hanno riportato sul fondale. La condotta non si era rotta, ma è affiorata a causa dei gas prodotto dai reflui. Una volta fatti fuoriuscire i gas è stato possibile ricollocare il collettore sul fondale senza creare gravi ripercussioni per l'ambiente,

Un episodio che secondo alcuni conferma l’urgenza di realizzare il Nuovo Collettore del Garda, ma per il M5S: "L’episodio dovrebbe suscitare una più approfondita discussione in merito alla bontà, all’efficacia e soprattutto alla sicurezza di un sistema di collettamento come quello attuale, che il Nuovo Progetto si propone addirittura di potenziare".

"L’idea di trasportare liquami fognari misti ad acqua piovana per decine e decine di chilometri - scrive il consigliere regionale grillino Manuel Brusco - non è soltanto inefficiente ed energivora, ma intrinsecamente pericolosa. Il Nuovo Progetto del Collettore del Garda non prevede sostanziali modifiche della tratta del basso lago veronese, se non la dismissione della condotta sublacuale incriminata dopo aver realizzato una nuova condotta sulla gardesana stessa. La tratta del basso lago è la più critica e fragile, visto che sversa liquami nel lago ogni volta che piove ed il Nuovo Progetto conferma questo impianto, visto che non prevede alcuna separazione tra le acque nere e le acque bianche. Con un investimento relativamente basso si sarebbe potuto provvedere a sistemare le reti fognarie locali, separando le acque piovane dalle fognature. Questo intervento sarebbe stato risolutivo, dal momento che le precipitazioni non avrebbero più influito sulla portata del collettore".

"Con la realizzazione di almeno 2 dei 3 depuratori previsti di ultima tecnologia nell’area del medio lago - continua Brusco - si eliminerebbero istantaneamente il 90% delle condotte che attraversano nei vari punti il lago. Invece di risolvere il problema alla radice, si è preferito optare per la solita opera faraonica che non risolverà il problema, anzi con buona probabilità lo aggraverà oltre a paralizzare per anni la strada gardesana con i cantieri. Ricordiamo che nel progetto attuale la rimozione della condotta sub-lacuale sarebbe l’ultima fase esecutiva e pertanto verrà realizzata tra molti anni".

Il Movimento 5 Stelle sta preparando un progetto alternativo, che prevede l’abbandono della vecchia concezione della collettazione dei liquami in favore della più moderna ed efficiente depurazione locale. Questa soluzione, secondo i grillini, unitamente alla separazione delle acque piovane e una corretta manutenzione delle reti fognarie, risolverà il problema alla radice, impedendo qualsiasi tipo di sversamento nel lago. 

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